Ballottaggio a Gorizia, il ritorno di Fedriga per sostenere Ziberna

Venerdì il governatore passeggerà e distribuirà volantini in corso Italia e Verdi. Il primo cittadino di Cormòns: «Sono fiducioso nella vittoria del centrodestra»
Francesco Fain

GORIZIA Si è speso e si sta spendendo parecchio il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Che, più volte, è venuto a Gorizia in questi ultimi tempi per sostenere il suo partito (la Lega) e, soprattutto, la candidatura di Rodolfo Ziberna a sindaco.

E non appare come un sostegno di “bandiera”, che si deve fare perché la squadra è la stessa perché le sue parole sono sempre state appassionate. E in una campagna elettorale ristretta e, per certi versi, anomala (quella per il ballottaggio di domenica in cui non sono previsti arrivi di big nazionali) il sindaco-candidato “incassa” l’ennesima visita del governatore.

L’appuntamento è per venerdì. Alle 11.30 è prevista una passeggiata fra corso Italia e corso Verdi. Sarà l’occasione per incontrare i goriziani, scambiare qualche battuta, illustrare le idee e i progetti per la città del domani. «Ringrazio Massimiliano per aver voluto tornare a Gorizia - sottolinea Rodolfo Ziberna -. Mi ha detto che vuol parlare con la gente e spiegare perché è necessario per Gorizia votarmi. Le sfide sono importanti e va completato il lavoro assieme alla Regione con una squadra rinnovata ma che sa già come governare». Il sindaco-candidato aggiunge anche un brevissimo aneddoto.

«Simpaticamente, Fedriga mi ha detto: “assai volentieri distribuirò ai cittadini i tuoi volantini”. Una promessa che non può che farmi un grande piacere». Fedriga, in occasione della visita del leader Matteo Salvini in città, definì «ottima» l’amministrazione Ziberna. «Non credete a chi promette, nei primi 100 giorni di governo, di ribaltare la città. Non fidatevi dei fuochi d’artificio dell’opposizione. Elencare le cose che non vanno senza alcun compito di responsabilità è una cosa, governare è un’altra. Gli elettori consentano a Ziberna e alla sua squadra di completare il programma. Qui, si gestiranno milioni e milioni di euro e la Capitale europea della cultura è una grossa opportunità», furono le sue parole.

Invece, giovedì alle 17 a Cormòns, Ziberna incontrerà il sindaco riconfermato della cittadina collinare Roberto Felcaro. Un’occasione per il candidato di centrodestra per complimentarsi, di persona, per il rotondo successo elettorale contro Elena Gasparin. In vista dell’appuntamento odierno, Felcaro stesso si produce in un appassionato endorsement per il Ziberna. «L’incontro odierno va nella direzione del mantenimento delle tradizioni. Già cinque anni fa, ci incontrammo subito dopo la mia vittoria, e lo faremo anche in questa occasione. Non posso che esprimere pieno appoggio a colui che, prima che un collega amministratore, è un amico. Sono convinto che ce la farà e, rispetto a domenica 12 giugno, è stato soltanto rimandato di quindici giorni l’appuntamento per festeggiare la sua affermazione. È importante che, dopo Cormòns e Monfalcone - sottolinea il sindaco della cittadina collinare -, anche Gorizia continui ad essere amministrata dal centrodestra. Ritengo la città un elemento di equilibrio per tutto l’Isontino. Se Gorizia è forte, tutto il nostro territorio è forte».

Ma l’incontro servirà anche per mettere a punto le strategie e i progetti comuni. «Con Ziberna c’è sempre stata unità di vedute e di intenti. Stiamo lavorando assieme per la candidatura Unesco del Collio-Brda e per la Capitale europea della cultura: prova ne sia che, nel nostro programma elettorale premiato dai cormonesi, ci sono importanti investimenti sul nostro polo culturale, a dimostrazione che ragioniamo assieme. Ma sono tanti altri i temi sul tavolo che vedono un’alleanza forte fra il Collio e Gorizia».

Poi, c’è la questione (non secondaria per Felcaro) di dare la possibilità all’amministrazione goriziana di completare i lavori, visti gli ingenti investimenti attribuiti al capoluogo. «Premiare altri significherebbe ripartire da zero. E ciò non farebbe bene a nessuno: né alla città, né al resto dell’Isontino».

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