Balenottera di 13 metri morta a Muggia, divieto di balneazione nella spiaggetta di Porto San Rocco

La balenottera non è visibile dalla terraferma e nessuna parte del suo corpo emerge in superficie: è incagliata sotto i pontili della marina e a rivelarne la presenza è stato il forte odore che emanava la sua carcassa, che sta iniziando a decomporsi.

Sul posto la Capitaneria di Porto, alcuni esperti dell’Area marina protetta di Miramare, rappresentanti dei comuni di Trieste e Muggia, della Regione, di Asugi, di porto San Rocco, e il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco: mentre si discute di come rimuovere la carcassa, si è deciso per precauzione di vietare momentaneamente la balneazione nella spiaggetta all’uscita di Porto San Rocco.

“Nelle prossime ore – fa sapere la Riserva Marina in un post su Facebook - seguiranno nuove immersioni per verificare i dettagli ma soprattutto per valutare come estrarre la grande carcassa per le analisi necroscopiche che vengono di norma eseguite sui mammiferi marini spiaggiati. I nostri ricercatori sono infatti in contatto con i veterinari del “Cetacean strandings Emergency Response Team (CERT)” dell’Università di Padova che saranno sul posto non appena sarà chiaro come portare l’animale verso riva.

La notizia ci riempie di tristezza e amarezza soprattutto perché la balenottera comune – se la specie verrà confermata  - non si vedeva nel Golfo da diversi anni: l’ultimo avvistamento nel Golfo in acque slovene è del novembre 2020, mentre l’ultimo in acque italiane – proprio a Muggia – è stato nel 2014.

Nei giorni scorsi era giunta la notizia di un avvistamento di un esemplare di balenottera nei pressi di Novigrad, in Dalmazia, e l’allerta per un possibile passaggio era massima. Oggi il triste epilogo".