Balbinot si presenta ai soci Allianz
MONACO. «Mi chiamo Sergio Balbinot, sono italiano, ho 56 anni e lavoro da oltre 30 anni nel settore assicurativo». Così si è presentato alla platea degli azionisti di Allianz riuniti in assemblea Sergio Balbinot (ex Generali), che ha anche indicato, tra l'altro, «di aver lavorato per un gruppo concorrente», riferendosi a Generali, e rilevando che «si impegnerà al massimo per rendere più forte» Allianz. Balbinot è entrato nel board del gruppo tedesco Allianz dal primo gennaio scorso assumendo la responsabilità del business assicurativo nei Paesi dell'area Sud e Ovest Europa, ovvero Italia, Francia, Benelux, Grecia e Turchia. «Il 2015 è un anno speciale per Allianz, che compie 125 anni. Ma il vero motivo di soddisfazione è che questo gruppo è riuscito a restare giovane e dinamico attraverso continui cambiamenti senza rinunciare al suo Dna». Così Michael Diekmann, ceo uscente di Allianz, che ha iniziato il suo discorso alla platea degli azionisti riuniti in assemblea, l'ultima alla quale parla in veste di ceo.
Diekmann, che lascerà la guida del colosso assicurativo tedesco, che ha guidato per 12 anni, a Oliver Baete dopo l'assemblea, ha aggiunto che «Allianz è in buona forma sotto tutti punti di vista» anche se «per una società che opera in un punto in cui si intrecciano politica ed economia, i rischi da gestire per i nostri clienti crescono continuamente». Il 2014 è stato un anno molto buono per Allianz e l'andamento del primo trimestre sostiene i target» fissati dal gruppo. Così il ceo uscente. L'anno scorso la raccolta premi ha superato per la prima volta 122 miliardi di euro (+10%, pari a 11,5 miliardi), il che significa che «la crescita della raccolta premi di un solo anno risulta maggiore della raccolta premi totale della maggior parte degli assicuratori europei».(pcf)
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