Badante uccisa dall’ex marito “a vuoto” la prima udienza
Prima udienza, interlocutoria, ieri davanti al giudice per le indagini preliminari del procedimento per l’omicidio di Slavica Kostic, badante serba uccisa a 37 anni a Trieste dall’ex marito, connazionale, Dragoslav. In agenda la costituzione delle parti civili e l’inizio della discussione ma tutto è stato rinviato al 19 aprile. Anche perché la figlia della vittima è ancora minorenne. Compirà 18 anni in marzo e solo allora le procedure giudiziarie si semplificheranno, consentendo un iter più rapido alla giustizia.
La ragazza, infatti, con il fratello (maggiorenne), la nonna e lo zio, sono le parti civili. L’attribuzione alla giovane dell’abitazione triestina di Dragoslav Kostic, unico bene dell’accusato e da questi offerto quale risarcimento, risulterà meno complicata quando tutti i destinatari saranno legalmente indipendenti. Il procedimento penale contro l’uomo, detenuto nel carcere del Coroneo, seguirà il rito abbreviato, già richiesto dal difensore Gianfranco Grisonich. Dragoslav rischia di essere giudicato per omicidio premeditato, circostanza sulla quale la difesa non concorda e che cercherà di fare derubricare.
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