Baby pesce spada vicino a riva

Eccezionale avvistamento a Sistiana di un giovane esemplare forse “tradito” dalla rotta di una nave
Di Riccardo Tosques

Ha risalito tutto l’Adriatico percorrendo circa 800 chilometri prima di ritrovarsi, forse un po’ spaesato, nel porticciolo di Sistiana. Straordinario incontro di rara bellezza quello avvenuto domenica scorsa nelle acque della Baia quando, attorno alle 11 del mattino, un giovane esemplare di pesce spada si è palesato di fronte agli occhi attoniti di alcune persone, intente a fare una passeggiata. Una di loro ha avuto la prontezza di riflessi di estrarre subito dalla tasca un cellulare, con il quale è riuscita a riprendere il giovane pesce osseo durante la nuotata tra le imbarcazioni ormeggiate.

«Sì, non c’è alcun dubbio: si tratta di un pesce spada», ha sentenziato dopo aver guardato le foto il direttore del civico Museo di Storia naturale di Trieste Nicola Bressi. D’altronde la presenza della mascella superiore prolungata a formare una “spada” con cui poi questo pesce è solito cacciare le proprie prede, lasciava pochi dubbi, anche se qualcuno aveva inizialmente ridimensionato l’eccezionalità dell’avvistamento, parlando più semplicemente di un’aguglia, il comune “angusigolo”. Che si tratta di un baby pesce spada, però, lo confermano anche dall’Ogs. «È davvero un incontro insolito per le nostre acque non abituate certo a simili pesci - commenta il ricercatore Diego Borme -. Dagli elementi morfologici che si deducono dalle fotografie, e vista anche la presenza di un fondale marino così basso, si tratta di un esemplare giovane. Difficile però dire di più» . Dalla riserva marina naturale di Miramare il naturalista e subacqueo Saul Ciriaco racconta qualche caratteristica in più di questa specie: «Il pesce spada ha una nuotata piuttosto veloce. Solitamente gravita attorno alla Puglia, nel mar Ionio, oppure frequenta le acque di Sicilia, Sardegna e Liguria. Trovarlo nelle acque del Golfo di Trieste è un evento quasi eccezionale anche se la scorsa primavera alcuni pescatori avevano fotografato nella zona della diga Rizzo un animale che a loro avviso era un pesce spada. La foto, a differenza di quella scattata a Sistiana, però, non era affatto chiara».

Ovviamente resta da capire come mai un piccolo esemplare di pesce spada sia arrivato in dicembre sino al Golfo di Trieste. Una fuga in solitaria da mamma e papà? Un improvvido smarrimento? Nicola Bressi prova a fornire una versione più plausibile: «Forse stazionando sotto una grande nave, oppure attratto da un folto banco di pesci, il pesce spada ha risalito tutto il mare Adriatico prima di giungere fino a noi. Solitamente sono pesci che vivono in acque più calde e in fondali più profondi. Ad ogni modo direi che se non verrà pescato, il nostro protagonista ridiscenderà presto l'Adriatico visto che le nostre acque si stanno raffreddando». Dall’Ogs Borme evidenzia che molti anni fa erano stati segnalati dei pesci spada nelle acque del Monfalconese. «Ma non c’erano state testimonianze fotografiche - puntualizza il ricercatore -. Questa, invece, è la prova tangibile che un animale abituato indubbiamente ad altri climi, può nuotare, viaggiando per centinaia di chilometri, arrivando sino a noi».

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