Baby-boom nell’anno del Covid: al San Polo 823 bebè nel 2020, erano 719 quelli nati nel 2019

Battuto ogni record nel 2020 al Punto nascita con un aumento di quasi il 15% Olimpia di Fiumicello e Sergio di Ronchi i primi bambini venuti alla luce nel 2021
Il primario Boschian Bailo e le ostetriche quando non serviva mettere la mascherina (Foto Bonaventura)
Il primario Boschian Bailo e le ostetriche quando non serviva mettere la mascherina (Foto Bonaventura)

MONFALCONE. Battuto ogni record di nati al Punto nascita dell’ospedale San Polo di Monfalcone. Al 31 dicembre sono venuti alla luce, infatti, 823 bambini rispetto ai 719 della stessa data nel 2019, un salto in avanti di 104 nati in più, con un aumento di quasi il 15% rispetto allo scorso anno.

Secondo la tendenza, che sembra oramai stabilizzata, i nati nelle percentuali, risultano in linea anche con gli anni precedenti e cioè con il 60 per cento circa di bambini italiani che arrivano dal Mandamento monfalconese, da Gorizia e diversi anche dalle province di Trieste (Duino e Aurisina in particolare) e Udine (Fiumicello e altri della Bassa friulana), mentre circa il 40% sono stranieri dei quali l’etnia bengalese è la più rappresentata.

Altri bambini, invece, sono di genitori originari dei Paesi dell’Est Europa, quindi del Marocco e della Tunisia, che si trovano sul posto per lavoro nelle aziende della regione. Sono questi dati ufficiosi, che dovranno essere confermati a metà gennaio dall’Asugi, l’Azienda sanitaria universitaria giuliana isontina.

Intanto si chiama Olimpia Brach ed è di Fiumicello la prima bambina del 2021 nata ieri alle 15.05 nel primo giorno dell’anno. Il parto è andato molto bene e la bimba dopo la nascita è rimasta un po’ di tempo in più con la mamma, Ambra Milocco, felicissima, prima dell’adempimento delle consuete procedure con le quali si verifica il peso e la lunghezza, oltre a una visita generale per testare le sue condizioni di salute.

Una bambina vivace diventata subito “famosa” per un giorno, essendo il primo “fiocco rosa” dell’anno. Contentissimo il papà. Qualche ora dopo è poi entrata in sala parto anche un’altra mamma, Federica Diviach di Ronchi dei Legionari, che alle 16.49 ha dato alla luce Sergio Capuozzo.

A chiudere la conta dell’anno appena passato, sono stati invece tre arrivi avvenuti nelle diverse ore del 31 dicembre fin dalla mattinata. Ha cominciato Mattia Romanut di San Canzian d’Isonzo che ha dato una grande gioia alla mamma, Giulia Clemente, successivamente è nato con parto cesareo un bimbo bengalese con i genitori che abitano a Monfalcone, la mamma sta bene, come confermato dagli operatori sanitari.

A chiudere il terzetto nell’ultimo giorno dell’anno è stata la nascita di Adele Zorat Pasian di Fiumicello. I neonati delle ultime ore godono di ottima salute, dormono mangiano ed emettono ogni tanto vagiti per far sentire la propria voce. Comunque negli ultimi giorni del 2020 diverse donne incinte si sono presentate nel reparto di Ostetricia a fare solo un monitoraggio, pensando che per loro era giunto il momento, invece dovranno aspettare ancora qualche giorno.

Il “baby boom” da primato viene considerato come un evento eccezionale nell’anno della pandemia che ha visto allungare la lista delle partorienti specie negli ultimi giorni di dicembre. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia coordinato primario Pierino Boschian Bailo, i medici, le ostetriche e le infermiere, nella settimana che precedeva la vigilia di Capodanno sono stati impegnati molto più del solito, anche se il lavoro, che sembra di routine, si è svolto con professionalità, senza particolari problemi e con i “parti” effettuati nella più assoluta normalità.

Il personale del reparto, infatti, è molto preparato e pronto a eventuali emergenze, poiché ci sono altre mamme del territorio Isontino che attendono di far nascere la loro creatura. Anche durante la giornata di ieri si sono presentate al Punto nascita del San Polo numerose partorienti per effettuare la visita di controllo. Il Covid non ferma la vita.

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