Aziende Fvg, il decalogo regionale per "blindare" la ripresa: test a campione sui lavoratori

TRIESTE Tre screening paralleli, due dei quali gestiti dalla Regione e l’altro dalla Croce Rossa. Una campagna di monitoraggio che consentirà, come sottolinea il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, di «controllare in modo continuo e diffuso l’evoluzione dell’epidemia nel nostro territorio, un impegno fondamentale nella fase che ci apprestiamo ad affrontare in cui bisognerà coniugare tutela della salute e ripresa delle attività produttive».
E proprio focalizzato sul mondo del lavoro è uno dei tre screening. Si tratta di un progetto pilota incluso nelle “linee guida per la ripresa delle attività lavorative in sicurezza” approvate ieri dalla giunta regionale: un documento che individua le misure da adottare e gli interventi a supporto della ripresa anche per quanto riguarda la mobilità.
Lo screening pilota sarò condotto in collaborazione col sistema scientifico regionale (in particolare Università di Trieste, Sissa e Swg): sarà monitorato a livello regionale un campione di lavoratori rappresentativo, da sottoporre a indagini cliniche e demoscopiche. Ancora da definire i dettagli operativi dei test clinici: dovrebbe trattarsi prevalentemente di esami sierologici, ma si valuta anche la possibilità di procedere con i tamponi. L’obiettivo è vigilare sui rischi di esposizione al virus, per poter poi stimare, con modelli matematici, le misure utili ad arginare nuovi eventuali focolai. L’adesione avverrà su base volontaria. Nelle linee guida si assicura che saranno adottate procedure per gestire i casi sintomatici e potenzialmente positivi, a cominciare dai tamponi.
L’altro screening gestito dalla Regione è sulle forze dell’ordine: «In programma incontri con i prefetti – spiega Riccardi – per definire le modalità».
Affidato a Croce Rossa e Ministero è il terzo screening che interesserà un campione trasversale di 8 mila cittadini del Friuli Venezia Giulia (la Regione potrà dare comunque un supporto operativo). Saranno sottoposti a test sierologici per scoprire l’eventuale presenza di anticorpi anti Covid. L’elenco, che comprende persone appartenenti a varie fasce anagrafiche e a diversi settori occupazionali (pensionati inclusi), è già pronto e i diretti interessati dovranno essere contattati. Al momento non è ancora chiara, però, la tempistica: ci sono infatti problemi di natura burocratica a livello nazionale che stanno rallentando l’iter.
Tornando alle linee guida, la stesura ha coinvolto oltre a Riccardi e al governatore Massimiliano Fedriga, gli assessori alle Attività produttive, al Lavoro e alle Infrastrutture, ovvero Sergio Emidio Bini, Alessia Rosolen e Graziano Pizzimenti. Per quanto riguarda le misure di prevenzione sono richiesti nei luoghi di lavoro l’utilizzo di soluzioni igienizzanti e mascherine, cartellonistica informativa sulle misure comportamentali e igieniche, distanziamento adeguato, sanificazione periodica e igienizzazione giornaliera di ambienti e strumenti: ciò vale, in primis, per barbieri, parrucchieri e centri estetici, che dovranno anche adoperare materiale monouso. Il documento istituisce il presidio costante degli ingressi, con l’identificazione di lavoratori e fornitori, oltre alla rilevazione della temperatura o l’acquisizione di una dichiarazione sostitutiva di assenza di sintomi.
Per la mobilità previste iniziative che interesseranno i servizi di trasporto pubblico locale nei percorsi casa-lavoro: ci sarà la possibilità di prenotare le corse, entro tracciati predefiniti, utilizzando call-center o app per il telefonino. «Sarà essenziale – rimarca Fedriga – evitare che gli spostamenti per esigenze di lavoro producano assembramenti. Ecco perché, oltre al rispetto delle misure ordinarie anti-virus, queste soluzioni alternative potranno rivelarsi molto utili» .
Tra le novità c’è la costituzione di organismi paritetici territoriali costituiti da rappresentanti dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali per supportare le imprese nell’attuazione delle misure. —
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