Avvistata a Grignano una strana chiazza oleosa. Ma erano (insolite) alghe

Portate a riva dalle correnti, di norma sono invisibili  
Foto tratte da Fb (Area protetta di Miramare)
Foto tratte da Fb (Area protetta di Miramare)

TRIESTE Come se non bastasse l’invasione di meduse, la Guardia Costiera ha segnalato ai responsabili dell’Area Marina di Miramare la presenza di un’insolita sostanza oleastra galleggiante nei pressi delle banchine di Grignano.

Le analisi fornite dai biologi, che hanno provveduto a raccogliere alcuni campioni di acqua marina, hanno fugato ogni timore iniziale: l’insolita sostanza non era altro che un grosso accumulo di Noctiluca Scintillans, ovvero una microscopica alga da sempre presente nel mare Adriatico, ma che solitamente giace in mare aperto risultando invisibile. In questi giorni, complici gli sbalzi di temperatura, le correnti marine e i venti hanno trasportato queste alghe verso la costa, accumulandole nei porticcioli.



Diverse e svariate, invece, sono le spiegazioni sul perché della recente invasione di meduse nel golfo. «Le meduse aumentano perché peschiamo troppi pesci - ammonisce Nicola Bressi, direttore del Museo Civico di Storia Naturale del comune di Trieste -. Ci sono pesci che mangiano meduse mentre altri, ad esempio i “sardoni”, sono dei competitori delle Rizhostomae pulmo, perché mangiano lo stesso cibo, ovvero zooplancton. Perciò, se l’uomo pesca più pesce, alla fine lascia maggiore spazio alle meduse».

Sciame di meduse sulle Rive di Trieste
La foto del lettore Lorenzo Zuffi scattata mercoledì e la situazione giovedì mattina nello scatto di Andrea Lasorte


La pesca, però, non è l’unica causa della recente esplosione di “botte marine”. «Un’altra è sicuramente l’inquinamento climatico - spiega Bressi -. Più l’acqua è calda e più il mare si riempie di meduse. Senza dimenticare che il golfo di Trieste rappresenta il cul-de-sac del mare Adriatico». —


 

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