Avviata la macchina di Gusti di frontiera: a Gorizia un’edizione normale a fine settembre

La kermesse in programma dal 22 al 25 settembre.

Manifestazioni di interesse da presentare entro il 30 aprile

Francesco Fain

GORIZIA Nonostante le elezioni a giugno e malgrado l’eventualità che possa cambiare l’amministrazione comunale (Ziberna farà gli scongiuri...), si è messa in moto la macchina organizzativa di “Gusti di frontiera” perché è necessario mettere i ferri in acqua adesso, vista la complessità della più grande manifestazione enogastronomica del Nordest. Prova ne sia che la Giunta ha appena approvato le linee organizzative della kermesse che tornerà ad essere quella di sempre, superato lo tsunami-Covid.

Le date e i Borghi

Intanto, sono state definite le date dell’evento che si svolgerà dal 22 al 25 settembre, confermando il tradizionale assetto organizzativo e gestionale di suddivisione dell’area in borghi geografici, da destinarsi sia ad operatori multipli sia singoli. Solo in un secondo momento, verrà decisa la logistica precisa in relazione al numero delle domande di partecipazione pervenute entro il 30 aprile. «Lo stato di emergenza è cessato e siamo avviati verso la normalità, sempre che non succeda nulla di diverso - spiega l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan -. Stiamo, pertanto, organizzando una manifestazione che riecheggerà quella del 2019, quando il virus non si era ancora impossessato delle nostre vite. Le tariffe sono state adeguate e la suddivisione sarà, come di consueto, in borghi. Abbiamo anche rivisto i punteggi in maniera tale che venga ancor più valorizzata la qualità delle proposte».

Anche la planimetria è quella di sempre ma non sono stati ancora definiti i contenuti del “Borgo novità”. «Confermata, invece, la presenza del Borgo aperitivo che si svilupperà, come da tradizione, fra corso Italia e corso Verdi». L’allestimento della parte musicale sarà ad esclusivo carico del Comune, vietando, conseguentemente, l’apprestamento di “allietamenti” da parte dei singoli operatori commerciali ammessi alla manifestazione. Riassumendo, saranno sicuramente presenti gli stand Friuli Venezia Giulia, Italia, mare, Pro Loco–enti istituzionali–associazioni, 3p (Pane, pasta e pizza), Slovenia e penisola balcanica, Austria, Francia, Nord Europa, Europa centrale, Latino-americano, Oriente, Africa, Street food, mercato di Gusti, piazza del Gusto.

Le tariffe d’iscrizione

Le linee-guida stabiliscono anche le tariffe di iscrizione all’iniziativa. Per le attività di vendita di prodotti non alimentari 78 euro; per la vendita di prodotti alimentari la quota sale a 117 euro; alle attività di somministrazione senza cucina verranno richiesti 252 euro mentre per somministrazione con cucina 390. Sono state approvate, contestualmente, anche le tariffe di iscrizione all’iniziativa per le attività commerciali aventi sede fissa nel Comune di Gorizia che saranno ammesse a partecipare: si va da 65 euro per la vendita di prodotti non alimentari e alimentari a 130 per la somministrazione con o senza cucina.

Prevista la gratuità degli spazi (compatibilmente con la disponibilità degli stessi all’interno dell’area della manifestazione) per le onlus che ne facciano richiesta e che promuovano le proprie associazioni senza esercitare attività di vendita o somministrazione. Attraverso l’ultima delibera, la giunta comunale ha dato anche il via libera alla formazione di una specifica Commissione interna per la valutazione delle manifestazioni di interesse a partecipare. Sarà composta dai dirigenti dei settori Cultura, eventi e turismo; Polizia locale e attività produttive; servizio Tutela ambientale. Ci saranno anche tre dipendenti ciascuno appartenente ai tre settori indicati.

Il punteggio e l’anzianità

Una curiosità, in ultimo. In caso di parità di punteggio tra più soggetti multipli della stessa area geografica di riferimento o di più soggetti singoli si dovranno valutare le presenze consolidate nelle ultime cinque manifestazioni, attribuendo, per ogni anno di presenza, un punto. —

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