Aveva picchiato e rapinato un anziano dopo averlo pedinato: 7 anni di carcere
Condannato il 27enne autore dell’aggressione di luglio ai danni di un uomo assalito nell’atrio della sua casa in via Caprin
Il conto della giustizia è arrivato per l’uomo che la scorsa estate aveva pedinato, malmenato e poi derubato del bancomat un ottantunenne con difficoltà deambulatorie nell’atrio della sua abitazione di via Caprin a Trieste. Si tratta del ventisettenne Yassine Kraydi, cittadino tunisino senza fissa dimora e con numerosi precedenti, ora detenuto in carcere a Venezia.
Il gup Luigi Dainotti lo ha condannato in primo grado a 7 anni di reclusione con il rito abbreviato. Il pm ha chiesto 9 anni. L’imputato, difeso dall’avvocato Fabio Camillotti, ha dovuto rispondere anche di molteplici furti commessi nei giorni seguenti alla rapina dell’anziano in vari negozi del centro.
Sono le undici di mattina del 6 luglio scorso, quando un signore di una certa età passeggia tranquillamente in piazza Garibaldi dirigendosi verso casa, nella vicina via Caprin. Kraydi lo vede, notando le sue difficoltà a camminare, e lo segue a distanza. L’anziano imbocca l’inizio di via Molino a vento per poi inerpicarsi, con passo incerto, in via Caprin. Entra nell’androne del palazzo e all’improvviso viene assalito da dietro dal rapinatore, che lo spintona, lo picchia e lo butta per terra. A quel punto Kraydi gli prende il portafogli che conteneva 250 euro e gli sfila il bancomat con un foglietto su cui era indicato il codice di utilizzo, quindi scappa. La documentazione giudiziaria specifica che la vittima è stata colpita alla testa e spinta con violenza sul pavimento.
Il ventisettenne non perde tempo. Preleva immediatamente 200 euro allo sportello di via Pascoli, spende 315,93 euro da Foot Locker in Corso Italia e continua a prelevare contante in altri Atm per ulteriori mille euro. Ma le telecamere installate sui dispositivi lo riprendono.
Poco dopo l’uomo si reca al Centro commerciale Le Torri per spendere ancora in diversi negozi: in un punto vendita di articoli sportivi, in una profumeria e in una gioielleria, dove acquista un orologio da 329 euro. Il ventisettenne non si ferma: ritorna nuovamente in centro per altre quattro compere in vari negozi (tra cui ancora 580 euro da Foot Locker) e kebab, oltre a ulteriori prelievi.
Ma alla Lacoste di via Mazzini, in cui tenta di pagare 400 euro, il bancomat si blocca. Stando alle indagini, dalle 11.25 alle 17.49, il rapinatore spende complessivamente 3.598,59 euro.
Kraydi viene arrestato nei giorni successivi, l’11 luglio, quando mette a segno una serie di furti nei negozi del centro, assieme ad altri complici non identificati. Il ventisettenne comincia da Zara, dove arraffa vestiti e profumi, poi entra all’Ottica Inn e porta via sette paia di occhiali da sole del valore di 1.032 euro. Il gruppetto si sposta quindi in un negozio di cosmetici e da Coin, da cui spariscono un borsello, un costume da bagno, un paio di pantaloni e un cappellino per complessivi 427 euro.
Nel frattempo le volanti della Polizia sono a caccia dei ladri. Kraydi viene fermato in via Mazzini con addosso la refurtiva e un coltello a serramanico. Gli agenti lo portano in Questura, ma lì il giovane va in escandescenze dimenandosi e lanciando contro i poliziotti gli oggetti che trova sulle scrivanie.
Ora, come detto, è in carcere a Venezia con una condanna di 7 anni. L’avvocato Camillotti farà ricorso in appello. —
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