Autovelox “fantasma” fra i cantieri dell’A4: venti totem ma ne funziona uno su quattro
TRIESTE Sembrano autovelox, ma sono in realtà scatole vuote. Ed è per questo che, nell’area dei cantieri in A4, si possono evitare le multe pure andando oltre il limite di velocità. La possibilità di essere intercettati dall’autovolex, quello vero, è infatti pari al 25%. A metà luglio, presentando il “pacchetto sicurezza”, Autovie Venete, contestualmente alla demolizione del cavalcavia numero 153 detto “della Zavattina” in comune di Castions di Strada, installava tre maxi cartelli (tre metri e mezzo di altezza per due metri di larghezza) per ricordare ai guidatori in transito la norma sul rispetto delle distanze di sicurezza, ma informava anche della messa in opera di due ulteriori autovelox che andavano ad aggiungersi ai tre già presenti sul tratto interessato dai lavori di realizzazione della terza corsia. L’obiettivo, d’intesa con la polizia stradale, resta naturalmente quello di contenere gli incidenti, in particolare i tamponamenti fra mezzi pesanti, aumentati in conseguenza dei rallentamenti da cantieri.
Con la riduzione dei limiti – da 130 a 90 e 70, in qualche caso anche a 60 chilometri orari –, Autovie anticipava l’installazione di altri autovelox, dieci per direzione sui 26 chilometri di cantiere fra Alvisopoli e Gonars. A quanto risulta, a fronte di venti “scatole”, i misuratori di velocità realmente funzionanti sono però cinque. Uno su quattro, appunto. Periodicamente spostati a seconda dei flussi di traffico. La spiegazione ufficiale, un po’ dappertutto in Italia, è quella della “solita” prevenzione. Gli automobilisti, in prossimità di un totem colorato, temendo la fotografia che lo pizzicherebbe in eccesso di velocità, dovrebbe auspicabilmente rallentare e rientrare nei limiti. E pazienza se si tratta solo di una specie di spaventapasseri. Perché la maggior parte delle volte gli autovelox non sono funzionanti. Tutto regolare, ma “all’italiana”. Le colonnine non sono illegali, e quindi vietate, ma non sono nemmeno autorizzate. Né contemplate nel codice della strada. Quello che conta è che all’interno il dispositivo sia omologato. In sostanza, la funzione è quella di un cartello stradale che invita a ridurre la velocità.
Ma incidenti e multe? Non resta che affidarsi ai dati comunicati da Autovie, raccolti dalla Polizia stradale del Fvg. Mettendo a confronto il primo semestre del 2017 e lo stesso periodo del 2018, gli incidenti mortali sono passati in A4 da 2 a 3, gli incidenti con lesioni da 75 a 99, le persone ferite da 128 a 259, gli incidenti con soli danni ai veicoli da 225 a 473, quelli che vedono coinvolti mezzi commerciali con peso superiore alle 3 tonnellate e mezzo da 138 a 267. I soli incidenti con autobus sono in calo: da 7 a 3. Per quanto riguarda le infrazioni, le patenti sospese o revocate sono salite da 325 a 351, in un contesto di severa attività di controllo sui mezzi pesanti: 29 mila 119 quelli sotto esame da gennaio a giugno 2018 (21 mila 916 nel primo semestre 2017). —
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