Autoscuole, disco verde alle lezioni di guida e agli esami per la patente
TRIESTE. Hanno potuto rimanere aperte durante tutta l’epidemia, con la beffa però di non poter incassare un euro per il contemporaneo divieto di fare lezioni pratiche e teoriche. Per le autoscuole della regione, quindi, il disco verde alla ripresa dell’attività a partire da oggi ha il sapore di un’autentica liberazione.
«Di chiarezza fino a pochi giorni fa ce n’era davvero poca - sospira Paolo Crozzoli, presidente di Confarca, che in Friuli Venezia Giulia rappresenta 110 scuole guida e una ventina di scuole per patenti nautiche -. Il ministero dei Trasporti ha continuato a lungo a prendere tempo sulle modalità per riavviare le attività, senza dare comunicazioni ufficiali. Solo ieri abbiamo avuto le certezze che attendevamo: oltre all’ordinanza regionale che ci autorizza a fare nuovamente le lezioni - prosegue Crozzoli -, un decreto del ministero ha chiarito la possibilità, a partire da martedì (domani, ndr), di riprendere anche gli esami di teoria e di guida».
Nell’attesa del verdetto da Roma, Confarca aveva presentato le sue proposte di linee guida, accettate dalla giunta regionale: misurazione della temperatura all’arrivo dell’allievo, disinfezione delle mani, impiego della mascherina, sanificazione dell’auto dopo ogni lezione, ingresso in sede con afflusso controllato, distanza di almeno un metro in aula.
Tutte indicazioni. Tutte linee guida, appunto, confluite ora nell’ordinanza che consente di ripartire da oggi. «Un ok arrivato dopo settimane difficilissime - prosegue Crozzoli -, durante le quali i codici Ateco ci hanno permesso di aprire ma senza fare lezione e dunque incassare, col risultato che qualcuno ha fatto qualche lezione in teleconferenza e quasi tutti hanno invece chiuso e messo in cassa integrazione i dipendenti».
Ora comunque il settore è pronto a rimettersi in moto: «Non ci sono particolari problemi e in Veneto si lavora già dall’11 maggio, come in altre regioni. Le aule sono state sanificate e le distanze saranno garantite magari facendo più lezioni per diluire le presenze. In macchina, poi, ci vanno già tutti, dalla polizia ai tassisti. E in autobus la gente viaggia a distanza molto ravvicinata. Alcune autoscuole hanno pure comprato un ozonizzatore per una sanificazione più radicale a fine giornata». —
d.d.a..
Riproduzione riservata © Il Piccolo