AUTORITA' PORTUALE La Camera di commercio indicala Monassi per la presidenza

Niente terna, per la Camera di commercio, ma un'unica indicazione come futuro presidente dell'Autorità portuale: Marina Monassi (nella foto), che quel ruolo l'ha già ricoperto qualche anno fa. La decisione è di Antonio Paoletti e, all'unanimità, della sua giunta camerale. Monassi è legata a doppio filo al senatore Pdl Giulio Camber. Le motivazioni della scelta: per tutelare "la territorialità" dello scalo triestino
Marina Monassi
Marina Monassi
TRIESTE
Antonio Paoletti e la sua giunta camerale hanno deciso: alla guida del Porto rivogliono Marina Monassi, legata a doppio filo al senatore Pdl Gilio Camber. Il nome dell’ex presidente e commissario dell’Authority è vergato sulla carta bollata che sarà indirizzata al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, cui compete per legge la nomina del capo della stessa Autorità portuale.


MANDATO.
La Camera di Commercio rompe così il ghiaccio in cui si stavano ibernando le procedure di nomina del successore di Claudio Boniciolli, il cui mandato scade il 4 dicembre ma sarà presumibilmente allungato in quanto, sempre per leggge, la terna di candidati espressa dagli enti locali dovrebbe arrivare sulla scrivania di Matteoli tre mesi prima della scadenza.


UN NOME.
Quello camerale non è un primo timido approccio - edulcorato dalla presenza appunto di una terna per celare parzialmente il nome più gradito, come sembrava essere nelle intenzioni della vigilia di Paoletti - bensì è una botta già bella decisa, dritta al cuore. Con un nome, uno.


TERRITORIALITA'. Così ha votato - "per la territorialità" e all’unanimità - la giunta camerale. La scelta di convergere su una candidatura singola è stata incoraggiata dalle interpretazioni della legge 84 del '94 richieste su più fronti dallo stesso numero uno di piazza della Borsa e incassate da Regione, ministero, Unioncamere e Assoporti. Interpretazioni che dicono che la terna indirizzata a ministro e governatore è la sommatoria delle indicazioni espresse singolarmente la prima dalla Camera di Commercio, la seconda dalla Provincia la terza, congiunta, dai comuni di Trieste e Muggia.


TRIADE.
È tramontata la tentazione di elencare una triade. Ragion per cui non ha avuto seguito, come veniva ipotizzato in questi giorni, il precedente del 2006, quando Dipiazza non solo non espresse un nome col collega di Muggia Nesladek, ma di candidati ne nominò tre da solo (Castellani, Borruso e Mucci) forse per provocazione, consapevole che di lì a poco l'asse Prodi-Illy avrebbe investito Boniciolli.


VOCI.
La scelta della Monassi è maturata al termine di una settimana di consultazioni tra le categorie (industria, agricoltura, commercio, artigianato, servizi, cooperative e soprattutto agenti marittimi e operatori portuali), stringendo un cerchio su cui giravano anche Dipiazza, Antonione, Riccardi e Dressi.


IL VICE.
"Ci auguriamo che tra Camera di Commercio e Authority si realizzi una sinergia di intenti per il bene della città e del suo scalo", così il presidente di Confartigianato ed Ezit Dario Bruni, uno dei due vice in giunta camerale (l’altro, il vicario, è Alessandro Settimo), riferendosi evidentemente alla durissima convivenza in questi quattro anni, a colpi di polemiche quasi quotidiane sulle strategie promozionali del porto, tra Boniciolli e Paoletti.


SCAMBIO.
Paoletti che ieri ha preferito non commentare. La nomina di una camberiana di ferro non spegne in effetti, anzi alimenta, le illazioni su un ipotetico patto che prevedesse la "sponsorizzazione" della Monassi da parte di Paoletti in cambio del via libera generale delle categorie al terzo mandato appena incassato da quest’ultimo.


DIFESA. "Non è la politica, sono le categorie a votare il presidente della Camera di Commercio", frena il vice vicario di Paoletti in Confcommercio (nonché membro della giunta camerale) Franco Rigutti. Che aggiunge: "Tutti hanno le loro idee politiche, ma qui le abbandoniamo e ci esprimiamo nel nome delle categorie. Paoletti ha parlato sempre a nome della giunta. Prova ne sia che anche nel caso della candidatura per l’Autorità portuale le categorie hanno saputo trovare l’unanimità".

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