«Automedica solo a Gorizia. Monfalcone avrà più medici»
MONFALCONE È deciso, non si torna indietro: una sola automedica assegnata all’ospedale unico Gorizia-Monfalcone con sede prevalente al San Giovanni di Dio, così come per i presidi ospedalieri della Bassa friulana, con sede a Latisana.
Lo conferma il direttore generale dell’Aas, Giovanni Pilati. Che su tutto chiarisce: «La riorganizzazione sanitaria è frutto delle linee disposte dal decreto licenziato dalla giunta regionale il 15 maggio scorso. Indirizzi e parametri, pertanto, sono già stabiliti, non permettendo margini di discrezionalità».
Dunque, non c’è neppure la possibilità di rivedere quantomeno la collocazione dell’automedica?
Il sistema dell’emergenza è comunque dinamico, avvalendosi, secondo le circostanze ed esigenze valutate dalla Centrale operativa del 118, di ambulanze in postazione per evitare possibili scoperture del territorio.
Monfalcone è caratterizzata da evidenti peculiarità e complessità territoriali, che chiamano in causa i cosiddetti “rischi di morte evitabili”...
È previsto all’ospedale di San Polo un rinforzo medico, attraverso l’assunzione di tre medici di Pronto soccorso, che saliranno sull’ambulanza per la gestione dei codici rossi, ovvero a massima emergenza. Un modello applicato anche per la Bassa friulana.
Quando giungeranno i “rinforzi” del personale medico al Pronto soccorso del San Polo?
Abbiamo attivato i concorsi, riteniamo che le assunzioni saranno eseguite la prossima primavera.
A proposito di Emergenza: qual è l’organico medico al Pronto soccorso del San Polo?
Attualmente è di dieci medici che, con le nuove assunzioni, passeranno quindi a tredici.
Veniamo all’Atto aziendale presentato in Regione: qual è l’iter ai fini dell’entrata in vigore della riforma sanitaria?
Entro il mese di dicembre la Regione, attraverso il direttore centrale della Salute, dovrebbe eseguire la valutazione di congruità degli atti presentati rispetto alle disposizioni date nel decreto dalla giunta regionale. Inoltre, entro il 15 dicembre dovrà essere predisposto il piano attuativo locale, con l’attribuzione delle risorse economiche alle diverse strutture. Ogni struttura avrà un budget identificato, in base ad una contabilità separata.
In questa valutazione rientra anche la quantificazione delle risorse finanziarie destinate al potenziamento dei servizi territoriali?
La Regione, in questo caso, deve ancora stabilire i rapporti tra i servizi ospedalieri e quelli territoriali. Una volta quantificato questo rapporto, saranno definite le assegnazioni economiche.
Altro aspetto da chiarire è l’organizzazione del settore Amministrativo dell’Azienda sanitaria, in relazione ai servizi ospedalieri. Ritiene che vi sia una sproporzione delle figure dirigenziali rispetto ai servizi sanitari?
Rispondo con i numeri. Le strutture complesse amministrative, con i relativi dirigenti, prima della fusione aziendale erano 7 per l’Ass2 Isontina e 5 per l’Ass5 Bassa friulana. Attualmente sono 9 per l’Aas, a fronte, pertanto, di un calo di 3 dirigenti. Inoltre, tra amministrativi e lo staff, si è passati da 28 dirigenti (equamente suddivisi tra Ass2 e Ass5) a 15, con un taglio di 13 figure apicali. Ciò significa una riduzione di costi di circa un milione di euro per il settore amministrativo. Sono in corso i trasferimenti: due dirigenti sono già assegnati ad altre Aziende sanitarie, mentre abbiamo dato la disponibilità al trasferimento di altri sei in capo all’Ass3.
E per i Dipartimenti?
Abbiamo unificato i Dipartimenti di Prevenzione, della Salute Mentale, delle Dipendenze e Medico-ospedaliero, a fronte di 4 dirigenti complessivi. Se poi contiamo la riduzione delle Strutture complesse da 12 a 9, il risultato è che già nel primo anno abbiamo ottenuto una riduzione di 20 dirigenti, a fronte di un risparmio di circa 1,6 milioni di euro.
Come sono distribuite le funzioni ospedaliere tra Isontino e Bassa friulana?
Sono garantite le stesse funzioni. C’è però da considerare che al presidio Gorizia-Monfalcone sono assegnate funzioni ad attività aziendale: si tratta di Urologia, Neurologia, Pneumologia, Diabetologia, Odontostomatologia, Riabilitazione. Inoltre, vanno aggiunti due primari di Anestesia sempre per il presidio Gorizia-Monfalcone rispetto alla Bassa friulana.
Come sono state, invece, le scelte per le funzioni di Chirurgia e Cardiologia?
Per entrambe le funzioni è stato deciso il primariato unico sia per l’Isontino che per la Bassa friulana.
Per l’Isontino quindi cosa significa?
Attualmente è in servizio il primario di Chirurgia, mentre per Cardiologia è stato bandito il concorso: contiamo nell’entrata in servizio tra aprile e maggio 2016. Su entrambe le sedi ospedaliere verranno organizzate le attività di assistenza per acuti e ambulatoriali.
Cosa può dire per l’organizzazione ed il potenziamento dei servizi territoriali?
Al momento sono stati attivati dodici posti-letto di Rsa e otto di riabilitazione al San Polo, riducendo così l’intasamento nell’area Chirurgica e nelle funzioni per acuti e garantendo il trattamento riabilitativo che prosegue fino all’assistenza domiciliare.
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