Autobus, dal primo gennaio il documento anti-furbetti
Anno che vai, rincari che trovi. Stavolta, però, non solo quelli. Dal primo gennaio infatti a chi si sposta abitualmente in bus il 2015 riserva una primizia che esula dagli aumenti (ancorché contenuti in questo caso) tipici del trapasso da un anno all’altro.
La vera novità del 2015 appunto - che sta facendo arrivare al quartier generale di Trieste Trasporti non poche richieste di chiarimento e lettere di protesta, da parte degli utenti più vigili e informati - è l’introduzione del documento d’identità “bis”, con tanto di foto di riconoscimento, da esibire al caso non solo al controllore, insieme al proprio abbonamento ai mezzi pubblici, ma anche al gestore di un qualsiasi punto vendita abilitato per poter comperare quello stesso abbonamento.
Dal primo di gennaio, dunque, qualunque passeggero dovrà essere munito di tale tesserino, prenotabile via internet (arriva poi a casa per posta) o ritirabile direttamente agli sportelli di Trieste Trasporti, al costo di cinque euro per altrettanti anni di validità. Quel “dovrà essere munito”, in realtà, va letto per intanto come un “dovrebbe” poiché - come precisano proprio dalla partecipata dei bus - il 2015 è stato concepito come un anno di transizione, di sostanziale “acclimatamento”, in vista dell’assegnazione del nuovo appalto regionale del Tpl. C’è tempo insomma, per regolarizzarsi, nel corso del nuovo anno.
Chi smanetta sul web potrà prenotarlo e stamparsene uno provvisorio all’indirizzo www.webticketing.triestetrasporti.it in attesa che gli sia recapitato a casa quello definitivo. L’alternativa è ritirarlo di persona presentandosi alla biglietteria di via dei Lavoratori, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 15 (pomeriggio escluso al venerdì), portando con sé una fototessera, un documento di identificazione, il proprio codice fiscale e, ovviamente, cinque euro. Tutto questo per avere un altro tesserino con dati anagrafici e foto. Un qualcosa di pleonastico in tasca rispetto alla carta d’identità.
Lecito domandarsi che senso abbia. La risposta che viene da Trieste Trasporti è che si tratta di un atto dovuto, di “allineamento” a ciò che già esiste nel resto del Friuli Venezia Giulia (qui un tesserino di riconoscimento supplementare veniva fornito sinora solo a chi comperava gli abbonamenti on-line). Una specie di antidoto, pur impopolare, ai casi (e dalla partecipata dei bus ammettono non essere infrequenti) di utilizzo da parte di un passeggero di una tessera alla rete che può non essere sua ma che spaccia per propria al controllore perché tanto reca nome e cognome senza foto, non prima di avergli detto “mi spiace, ho dimenticato la carta d’identità a casa”.
«Trieste Trasporti - si legge in una nota dell’ad Cosimo Paparo - ha ritenuto di richiedere agli utenti di munirsi di tesserino identificativo, valido cinque anni al prezzo di cinque euro, un euro all’anno, facoltà riconosciuta dalle deliberazioni della Giunta regionale e in uso da anni presso le altre aziende della Regione. Per gli abbonamenti mensili, sarà possibile richiedere il tesserino di riconoscimento durante tutto il 2015 per allineare progressivamente l’organizzazione della vendita dei titoli di viaggio su tutto il territorio regionale. Il tesserino diventerà indispensabile in vista delle innovazioni tecnologiche, e delle nuove modalità di emissione e distribuzione dei titoli di viaggio. Tale misura va anche nell’ottica di scoraggiare forme di elusione tariffaria, per la verifica della regolarità dei titoli di viaggio, che oggi non sono abbinati ad un documento di riconoscimento, non costringendo così il cliente ad avere con sé il documento di identità. La novità consiste» in «un tesserino plasticato consegnato assieme ad un utile portatessera».
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