Auto rimosse, per le urgenze paga il Comune di Trieste

Buone notizie per gli automobilisti triestini. Verrà ripristinato il sistema che avvisava telefonicamente e rimuoveva a spese dell’amministrazione comunale i veicoli parcheggiati in sosta regolare in tratti stradali che per lavori o diposizioni urgenti prevedono lo sgombero entro 48 ore di tutti gli autoveicoli. Lo ha disposto una votazione quasi all’unanimità da parte del consiglio comunale di una mozione urgente presentata in aula lo scorso lunedì da Marino Sossi, capo gruppo di Sel in Comune.
Ma andiamo per gradi. Dal 23 agosto 2006 un ordine del giorno aveva disposto la cessazione di una pratica che la polizia locale aveva eseguito da anni. Prima di quella data, quando il Comune nel caso di un divieto temporaneo di sosta su strade e tratti di vie per esigenze di carattere tecnico o di pulizia, disponeva un cartello che preavvisava i cittadini che entro 48 ore i veicoli parcheggiati in quella via dovevano venir spostati, la polizia locale si prendeva la briga di rilevare le targhe delle automobili o dei motoveicoli in sosta, di risalire al proprietario e di avvisarlo telefonicamente.
Le targhe venivano rilevate nel momento di affissione del cartello con l’avviso. Dopo 48 ore gli agenti facevano un secondo controllo. I veicoli che erano stati parcheggiati nel tratto interessato al divieto dopo la sistemazione dell’avviso e dunque in violazione alla normativa, venivano sanzionati e rimossi.
Quelli presenti al momento della sistemazione dell’avviso venivano solo rimossi e restituiti al proprietario senza spese visto che i proprietari risultavano ignari dell'ordinanza urgente. Dal 2006 le cose erano cambiate. E ancora oggi chi ha la sfortuna di aver parcheggiato un veicolo una via che nel giro di 48 ore, per il passaggio di una gara sportiva, di una manifestazione, per questioni tecniche o di sicurezza, deve venir liberata dalle automobili, se non si accorge dell’avviso paga la multa, le spese di rimozione e i giorni di deposito. Una beffa. Situazioni che capitano frequentemente, specie se il proprietario dell’auto è fuori Trieste e quindi non è al corrente delle esigenze del Comune. Al ritorno di solito gli veniva un mezzo colpo, temendo che la sua macchina fosse stata rubata. Un sospiro di sollievo, poi, quando veniva a conoscenza della rimozione dei vigili urbani ma alla fine ci scappava qualche maledizione al momento di aprire il portafogli per poter ritirare la macchina.
L’ordine del giorno dell’agosto del 2006 spiega che il Codice della strada «non prevede che gli operatori debbano effettuare la rilevazione dei veicoli parcati nel lasso di tempo che intercorre fra l’apposizione di detta segnaletica e lo scadere delle 48 ore, quando va in vigore il divieto di sosta«. Prevede solo che il cittadino venga avvisato mediante la cartellonistica. «Trascorse le 48 ore – si legge nella vecchia ordinanza ancora in vigore per alcuni giorni – il trasgressore è soggetto alla sanzione prevista per la violazione commessa, con addebito delle spese di rimozione e custodia». Veniva da quel momento disposta la cessazione della rilevazione delle targhe dei veicoli parcheggiati. E se una persona si trova in ospedale e non ha la possibilità di leggere in tempo l’avviso come dicevamo prima? E se qualcuno, anche per una banale influenza, per tre giorni non esce di casa? Senza tener conto che tutti i cittadini hanno il sacrosanto diritto, per lavoro o per diletto, di andare via da Trieste per un periodo lasciando l’automobile regolarmente parcheggiata. Ma presto le cose cambieranno. Entro 45 giorni dovrà essere emesso un nuovo ordine del giorno che ripristinerà il vecchio sistema visto che il consiglio comunale ha chiesto al sindaco e all’assessore alla sicurezza Martini «l’impegno a ripristinare il servizio di rilevazione delle targhe da parte della polizia locale, servizio che oltretutto non comporta oneri di spesa, in modo tale da reintrodurre una procedura che impone la sanzione e le spese di rimozione e deposito per chi viola la norma – recita la mozione urgente di Sossi - e la rimozione senza spese per chi si trova in posizione regolare come avveniva con equità e senza conflittualità fino al mese di agosto 2006».
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