Auto elettriche, balzo di ricariche

I numeri sono ancora modesti e AcegasApsAmga è la prima ad ammetterlo: la tendenza però è buona e promettente, ragion per cui l’utility non esclude di rafforzare il servizio. La società, partecipata dal Comune di Trieste e controllata da Hera, ha reso noto le cifre sul “rifornimento” delle auto elettriche a Trieste: nel 2016 il numero delle ricariche, eseguite utilizzando le dieci colonnine attivate ai primi del 2015, è salito a 734 rispetto le 239 dello scorso anno. L’incremento percentuale viaggia sul 200%, decisamente alto ma, come si è detto, da tarare su quantità ancora esigue in termini assoluti.
AcegasApsAmga vuole crederci, anche perché le 66 ricariche mediamente calcolabili per ogni colonnina hanno generato un consumo totale pari a circa 8000 kWh, determinando un aumento dell’energia erogata superiore al 400%, reputato «ottimo» dalla società. Alcune colonnine, sistemate in luoghi di forte passaggio o di maggiore accessibilità, hanno registrato una particolare attrattività: si rammentano i casi di Basovizza con 237 cariche, di via Slataper vicino all’Ospedale Maggiore con 222 “rifornimenti” e del parcheggio di via San Nazario a Prosecco con 214 servizi.
Ma AcegasApsAmga, che intende spingere sul pedale elettrico, ricorda anche le altre sette “stazioni” disponibili: Quadrivio Opicina, piazzale 11 Settembre, via Ginestre a Roiano, Rotonda Boschetto, piazzale Straulino sulle Rive, ratto Pileria a Servola. L’azienda aveva programmato l’inserimento di altre 10 colonnine, che avverrà se la tendenza si manterrà favorevole. La nota, diffusa ieri mattina, insiste sul dato ambientale, che è quello che spiega l’attenzione sulla propulsione elettrica: calcolando che una ricarica media è di circa 15 kWh e consente un’autonomia di 100 chilometri, le colonnine di Trieste avrebbero evitato nel corso del 2016 il consumo di quasi 4250 litri di carburante, equivalenti a 11 tonnellate di anidride carbonica.
Tre le priorità sulle quali AcegasApsAmga sta operando in questo scorcio iniziale dell’anno, di cui un paio dalle forti connotazioni ambientali. Difatti l’azienda è impegnata sullo sviluppo di HergoAmbiente, programma mirato su una raccolta “intelligente” dei rifiuti: ognuno dei 15 mila cassonetti triestini è dotato di una “tag” che consente la lettura informatica dell’attività svolta. Rush finale, inoltre, per il depuratore di Servola, che AcegasApsAmga intende inaugurare la prossima estate: dall’alto è possibile verificare il rapido cammino delle opere murarie. La terza iniziativa, su cui la struttura aziendale è all’opera, riguarda HergoReti, dedicata alla gestione degli impianti idrici, dei quali, per favorire una puntuale manutenzione, è stata realizzata una sorta di minuzioso censimento informatico.
A cavallo tra settore idrico e ambientale sono i progetti fognari, che hanno AcegasApsAmga come stazione appaltante: tra Caresana, Santa Croce, Longera sono in programma oltre 5 milioni di opere, tese ad ammodernare una rete obsoleta.
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