Auto blu gratis per il sindaco Dipiazza. Il Comune a caccia di sponsor
TRIESTE Vi pare dignitoso che il sindaco di uno dei primi venti comuni italiani debba utilizzare un’Apecar o un autocarro come vettura di rappresentanza? O, in alternativa, sia costretto a limitare la sua mobilità di primo cittadino al mezzo di San Francesco? O allo stagionato velocipede Girardengo che una volta campeggiava nell’ingresso riservato di piazza Unità?
Eppure, sic transit gloria mundi: per un paradossale meccanismo di pubblica contabilità collegato ai provvedimenti di spending review, il Comune di Trieste, proprio perchè annoverato tra i Municipi virtuosi, non può acquistare auto da destinare a utilizzi di rappresentanza. E neppure noleggiarla. E’ ben vero che può acquistare mezzi di trasporto: ma è di tutta evidenza che far accomodare Roberto Dipiazza sul cassone di un camion o di un’Apecar non è affatto chic. Santi Terranova, demiurgo della macchina comunale, ne è consapevole. Precisione vuole che la vettura in oggetto servirebbe anche «gli organi dell’ente».
Come ovviare a questo ennesimo attorcigliamento burocratico? La risposta proviene da un avviso per manifestazione di interesse firmato dalla posizione organizzativa Maria Luisa Turinetti di Priero: si procederà sulla stessa strada dello scorso anno, cioè sollecitando le concessionarie a sponsorizzare il trasporto del popolare borgomastro, mediante comodato gratuito di una vettura per la durata di un anno. Nel 2018 all’accorato appello del Comune l’unica a rispondere fu l’udinese Eurocar, che mise a disposizione una Volkswagen Arteon diesel.
Ma quei 360 giorni sono evaporati e adesso Dipiazza è nuovamente a piedi. E così riparte la ricerca, che deve avere riscontro entro le ore 12 di mercoledì 6 febbraio. Tempi risicati: mancano più o meno 72 ore alla scadenza.
L’avviso è più o meno una fotocopia di quello risalente al dicembre 2017. Il Municipio chiede un’auto nuova o a chilometri “0” in comodato gratuito perlomeno per un anno, nel quadro di un contratto di sponsorizzazione previsto dal cosiddetto Codice degli appalti (decreto legislativo 50/2016). La vettura sarà utilizzata solo per rappresentanza e i costi di funzionamento sono a carico dell’amministrazione. I posti dovranno essere cinque, almeno 4 le porte, il sistema di alimentazione è lasciato alla generosità del concessionario (ibrido, Gpl, diesel, benzina). Necessita il climatizzatore. Il chilometraggio annuo è stimato in 15 mila chilometri. La vettura sarà “personalizzata” con il logo comunale. Il colore dovrà essere compatibile con l’uso istituzionale: consigliati bianco, grigio, blu.
Il problema-auto cominciò a porsi alla fine del 2017, allorquando parve approssimarsi il triste addio dell’Alfa Romeo 159, che era stata immatricolata nel 2010, penultima annata del secondo mandato Dipiazza. Il “biscione” aveva accompagnato il successore “dem” Roberto Cosolini e nel 2016 aveva ritrovato Dipiazza. Ma i 145 mila chilometri si facevano sentire e così nel dicembre 2017 il gabinetto del sindaco sperimentava una novità, per aggirare l’impossibilità di acquistare/noleggiare auto di rappresentanza: il comodato gratuito a mo’ di sponsorizzazione. Come già rilevato, non ci fu ressa di concessionari per dare l’auto al sindaco: mercoledì prossimo vedremo quali e quante risposte. Mal che andasse, si potrebbe pensare a una carrozza a cavalli: ma c’è una scuderia vicino a piazza Unità? —
Riproduzione riservata © Il Piccolo