Auto abusive in galleria Sandrinelli a Trieste: 23 infrazioni in solo mezz’ora
Nonostante il divieto di accesso e le sanzioni recenti, ancora veicoli in scia ai bus e rider in scooter
Ventitré infrazioni in mezz’ora. In media, una ogni 78 secondi. In barba ai divieti, ben visibili agli imbocchi della galleria Sandrinelli. Il tunnel che collega piazza Goldoni a piazza Sansovino riaprirà domani, martedì 14 gennaio, eppure sono tanti i “furbetti” che hanno continuato ad attraversarla, nonostante le multe fioccate nei giorni scorsi.
L’importo della sanzione è di 87 euro per divieto di transito, ma la contravvenzione scatta solo per chi viene colto in flagrante: non è possibile contestarla sulla base delle telecamere.
Automobilisti che sfruttano la scia degli autobus (gli unici autorizzati al transito insieme ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine). Rider in moto o in bicicletta che sfidano le restrizioni pur di guadagnare minuti preziosi e rispettare così i tempi di consegna. Domenica mattina, tra 12.45 e le 13.15 sono stati 23 i passaggi, approfittando anche dell’assenza di pattuglie della Polizia locale a presidio degli accessi.
Se ne abbiamo contate così tante in una mezz’ora a ridosso dell’ora di pranzo della domenica, figuriamoci nelle ore di punta, la mattina presto o la sera. Vero è che durante la settimana le pattuglie della Polizia locale fungono da deterrente alle infrazioni.
Eppure non basta: più di qualcuno si accoda comunque ai bus sperando di farla franca. Evidentemente c’è chi preferisce rischiare la multa piuttosto di restare imbottigliato nel traffico per delle mezz’ore, magari con i figli da accompagnare a scuola prima di raggiungere il posto di lavoro. Non c’è stato giorno, da quando la galleria è chiusa per i cantieri di AcegasApsAmga, in cui gli agenti non abbiano staccato almeno una multa. In un caso sono stati cinque gli automobilisti pizzicati e multati all’uscita dal tunnel.
Domenica, nella mezz’ora a ridosso dell’una c’è stato un viavai continuo. Un automobilista sbuca in piazza Goldoni con una mano sul volante, mentre con l’altra si porta il cellulare alle labbra per registrare un messaggio vocale. Due condotte vietate in un colpo solo: infrangere i divieti e usare un dispositivo elettronico alla guida, con tutti i rischi che questo comporta.
Poco dopo, in direzione opposta, transita invece un’auto d’ordinanza della vigilanza privata, ben riconoscibile dalla scritta sulla fiancata e dal lampeggiante sul tettuccio. Si è accodata a un bus, come hanno fatto molte altre vetture.
A un tratto il traffico si è addensato al punto che sembrava quasi un giorno qualunque di normale viabilità, se non fosse stato per le transenne del cantiere. Tra due bus si infilano tre vetture. Altre due sono transitate un attimo prima. Al serpentone, che sfila verso piazza Sansovino, si aggrega un’altra macchina, mentre sulla corsia opposta un’utilitaria scalpita al semaforo. Appena scatta il verde attraversa l’altra metà della galleria sbucando in piazza Goldoni. In tutto sono sette i veicoli intrusi.
Anche alcuni rider, in scooter o in bicicletta, se ne sono infischiati del divieto. Zaino termico in spalla e caschetto in testa, pedalano ostinati contro le raffiche di bora. Uno di loro accelera la gambata quando sente il rombo del bus, ma arranca sul tratto in lieve pendenza che buca il colle di Montuzza.
La galleria riaprirà entro la mezzanotte di martedì, come ha fatto sapere AcegasApsAmga. La riapertura era prevista domenica ma un intervento alla condotta fognaria l’ha fatta slittare di due giorni. Nel corso degli scavi, utili a una ricognizione e un sondaggio alla condotta idrica, è emersa anche la condotta fognaria «che ha evidenziato – spiega la multiutility – un avanzato stato di ammaloramento». A quel punto, «per prevenirne la rottura in futuro», l’azienda ha deciso di intervenire per il risanamento della condotta già in questa fase. Da qui lo slittamento. Il cantiere riprenderà poi a febbraio, durerà dalle due alle tre settimane e comporterà un’altra chiusura al traffico. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità, visto che la galleria è uno snodo nevralgico della città. C’è da sperare che, quando scatteranno i prossimi divieti, gli automobilisti siano più ligi nel rispettarli. —
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