Auto abbandonata senza targa Scatta l’allarme al supermarket

Era lì da una settimana. Forse anche da dieci giorni. Regolarmente parcheggiata ma con un particolare che lasciava aperti mille interrogativi: non aveva le targhe.
Ed è così che, ieri mattina, una pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile ha voluto fare luce. La vettura era una Renault Laguna, vecchio modello, lasciata in sosta nel parcheggio del supermercato Lidl di via Terza Armata. I militari dell’Arma hanno fatto tutte le verifiche del caso, procedendo poi all’apertura della vettura che non era chiusa a chiave. Ora, sono state avviate tutte le indagini e tutti gli approfondimenti per capire la provenienza di quella station wagon: il timore è che possa essere stata rubata. Testimoni oculari che erano, in quei frangenti, nell’area del supermercato parlano di un portatarga che rimanda a un numero di telefono della Romania.
Tutto il lavoro dei carabinieri è stato seguito dal solito capannello di curiosi che si forma, quasi istantaneamente e con grande naturalezza, in simili occasioni. Affinché potessero lavorare agevolmente, i militari dell’Arma hanno fatto spostare le vetture della clientela che erano parcheggiate vicino all’automobile senza targa. Nelle prossime ore, verranno fatti tutti gli approfondimenti del caso.
Un fatto apparentemente banale e quasi routinario. Ma che dimostra quanto alta sia l’attenzione delle forze dell’ordine per le automobili sospette. Non è un mistero e non lo scopriamo certamente oggi che Gorizia è un territorio di passaggio (vista la vicinanza del confine con la Slovenia) di tanta merce rubata e contraffatta. Il fatto stesso che Comune e Prefettura abbiano deciso di installare una speciale telecamera che “legge” anche i numeri della targa in via Trieste, proprio di fronte all’ex hotel Nanut, la dice lunga.
Vigilanza 24 ore su 24. Sulla base di quello che viene chiamato “dispositivo permanente”. È il grande impegno, ad esempio, della Guardia di finanza di Gorizia che non sottovaluta l’estrema permeabilità del confine con la Slovenia. Sono stati istituiti anche pattugliamenti in borghese proprio per sfruttare al massimo l’effetto-sorpresa. E i risultati sono stati molteplici, non ultimo quello del falso Made in Italy di cui parliamo diffusamente nel servizio di apertura. «Effettuiamo - ha spiegato di recente il comandante provinciale, il colonnello Giuseppe Antonio D’Angelo - vigilanza palese e non palese, analizzando attentamente i flussi. Siamo impegnati nel controllo di un’area di confine dove il contrasto si concentra sul contrabbando, specie di gasolio, nonché sul sequestro di valuta in entrata e in uscita».
Quello della Gdf ma anche quello dei carabinieri e della polizia, insomma, oltre ad essere un lavoro di monitoraggio del territorio segue un percorso investigativo che porta a individuare le violazioni. Gorizia si conferma, anche, come una delle rotte privilegiate del traffico di cuccioli, oltreché di auto rubate. —
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