Authority, la Corte dei conti chiede nuovi documenti
I chiarimenti giunti nelle scorse settimane alla procura della Corte dei conti da parte dell’Authority sulle procedure di reclutamento di personale non sono bastati. Non sono sufficienti.
Per questo il procuratore Maurizio Zappatori ha chiesto ulteriori documenti riguardo la questione definita di «mala amministrazione» nell’esposto presentato in settembre dal segretario regionale della Cgil Franco Belci.
L’inchiesta innescata dalle deliberazioni del Comitato portuale dello scorso 14 luglio ha avuto un’accelerazione. L’ipotesi del procuratore Zappatori è quella di danno erariale come conseguenza di una serie di scelte operative da parte del comitato portuale ritenute, nell’esposto, irregolari. In particolare si tratta delle deliberazioni dello scorso 14 luglio in cui si dispongono le assunzioni.
Nell’atto la presidente dell’Authority Marina Monassi premette che 8 dipendenti hanno confermato le proprie dimissioni irrevocabili dal servizio entro il 31 dicembre 2014 e insistono ulteriori 33 domande di dimissioni con effetto nell’arco del biennio 2014-2015. Le contestazioni del sindacato rilevano tre questioni in particolare: i bandi per quattro nuove assunzioni di cui i termini per le domande sono scaduti il 22 agosto, la posizione di segretario generale e infine le modalità relative alle richieste di concessione in Porto Vecchio, relativamente a quella avanzata dalla Curia di Trieste. In sostanza, le procedure di reclutamento di personale adottate dalla Torre del Lloyd non avrebbero le modalità concorsuali della pubblica amministrazione alle quali anche le Autorità portuali sono vincolate.
Nell’esposto del sindacato si fa rilevare come «per alcune posizioni messe a concorso vi sono all’interno dell’ente numerosi soggetti, assunti a tempo determinato, che avrebbero titolo alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato in applicazione di principi di diritto già peraltro correttamente riconosciuti dall’ente in precedenti situazioni. Inoltre, per quanto riguarda la selezione per una posizione di Quadro B in possesso di laurea e esperienza in attività di comunicazione, presso l'ente opera da tempo una dipendente con gli stessi requisiti professionali oggi richiesti per partecipare alla selezione, assunta nel maggio 2010 e che attualmente risulta privata dei compiti per cui era stata assunta».
Subito dopo l’apertura del fascicolo da parte della Procura della Corte dei conti, l’Authority ha prudentemente congelato i contestati concorsi per l'assunzione di quattro nuovi dipendenti. «Li abbiamo momentaneamente fermati perché sono in corso verifiche da parte della Corte dei conti», è stato annunciato in un incontro con le organizzazioni sindacali. E ieri intanto è stata formalizzata la nuova richiesta di chiarimenti da parte della procura della Corte dei conti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo