Authority al “26”: camion di traslochi fuori dal Magazzino

Cambio di sede, già trasportati alcuni arredi. E Caroli sfrattata dall’Infopoint emigra alla Centrale idrodinamica
Di Silvio Maranzana
Foto Bruni 09.04.14 Cooperativa Arianna traslochi al magazzino 26
Foto Bruni 09.04.14 Cooperativa Arianna traslochi al magazzino 26

Il camion di una cooperativa di traslochi piazzato proprio all’ingresso del Magazzino 26 del Porto Vecchio sembrava ieri mattina il simbolo del trasferimento dalla Torre del Lloyd degli uffici dell’Autorità portuale che la presidente Marina Monassi ha annunciato di aver avviato la settimana scorsa. Nei giorni scorsi sono già stati trasportati alcuni arredi e in particolare il maxitavolo per lo svolgimento Comitato portuale (ma utile anche per altre riunioni) che si terrà qui domani alle 11. Ieri nella zona si svolgevano piccoli spostamenti anche con altri furgoni, bocche cucite però da parte degli operai sulla provenienza dei materiali maneggiati. Un trasloco nel trasloco era comunque pienamente in atto: quello delle “masserizie” di Antonella Caroli, appena silurata da Monassi dal suo ruolo di “responsabile” dell’Infopoint sul Porto Vecchio che è collocato all’ingresso del Magazzino 26. Caroli ha dovuto riemigrare con espositori, libri e altro alla Centrale idrodinamica che si frappone alle due strutture che dovranno essere la nuova sede dell’Authority: il grande hangar e la Sottostazione elettrica. All’infopoint, un dipendente dell’Istituto di cultura marittimo portuale. «Sono qui non provvisoriamente, ma super provvisoriamente», ha detto. Il termine per le richieste di concessione intanto scadrà il 30 giugno.

E l’Autorità portuale ha pubblicato anche il bando, che scade il 21 maggio, per la ricerca di un advisor (importo a base d’asta 350mila euro) nel processo di privatizzazione di tre società: Trieste terminal passeggeri, Adriafer e Porto di Trieste servizi. La ricerca di un advisor per privatizzare completamente o in parte il 40% delle quote di Ttp ancora in mano all’Authority prosegue da tempo ed evidentemente senza risultato. A margine di una conferenza stampa del 29 gennaio, Monassi aveva affermato: «Si sono chiusi i termini per la ricerca dell’advisor e a dire la verità sono state poche le offerte ricevute». Si riparte evidentemente da zero e nel capitolato d’oneri si tenta di stilare un nuovo cronoprogramma. Per quanto riguarda Adriafer, la procedura per la cessione delle quote sarà avviata entro 80 giorni dalla stipula del contratto, per Ttp entro 130 giorni e per Trieste porto servizi entro 180 giorni. Tempi evidentemente diluiti, perché la gara vera e propria porterà poi via altri mesi, e con la speranza che si trovino gli aspiranti con le carte in regola. Relativamente ad Adriafer si fanno importanti precisazioni evidenziando che l’obiettivo è anche di «inserire nella compagine societaria un soggetto titolare della licenza di impresa ferroviaria per il servizio trasporto merci (contribuendo alla soluzione del problema della cosiddetta doppia manovra) aperta all’eventuale partecipazione degli operatori portuali maggiormente interessati allo sviluppo del traffico ferroviario». Via libera dunque alla partecipazione dei terminalisti triestini, associati però a un’impresa ferroviaria per avere dunque la possibilità di operare anche al di fuori del perimetro dello scalo. Dovrebbe essere questa la prima gara che si farà anche se altro tempo ancora verrà perso.

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