Austria, in vendita il convento più antico
UDINE. Anche gli ordini religiosi dell’Austria soffrono la crisi delle vocazioni. Suore e frati sono sempre in minor numero e sempre più vecchi. I monasteri si svuotano e con l’esodo degli ordini religiosi che li custodivano si interrompe una storia secolare. Due anni fa era toccato alla chiesa di Friesach, la cittadella medioevale meglio conservata della Carinzia, paragonabile alla nostra Venzone. L’edificio di culto era stato costruito 800 anni fa e con l’annesso convento era il più antico dell’intera area di lingua tedesca. Vi erano rimasti ormai due soli frati dell’ordine domenicano, il più “giovane” di 76 anni. Da allora la chiesa è in vendita, ma non risulta abbia trovato compratori. E ora è in vendita anche l’annesso convento, che era affidato alle suore domenicane. Anche per loro è venuto il momento di gettare la spugna, perché ridotte ormai a un numero esiguo e troppo anziane.
Della vendita del convento si sta occupando l’agenzia immobiliare Immowelt. Dal suo sito internet si apprende che l’intero convento, per una superficie di 1800 metri quadrati, più altri 3777 di terreno scoperto, si può acquistare per 499.000 euro, più una provvigione del 3% e l’Iva al 20%. Tra le note descrittive colpisce l’anno di costruzione: 900. Proprio così: 1100 anni fa. È in vendita un pezzo di storia della Carinzia e, con esso, anche un pezzo di storia delle suore che per secoli ne avevano fatto parte. Perché con il convento sono state messe in vendita anche tutte le sue suppellettili. I pezzi migliori sono stati subito piazzati. Ne sono rimasti 250, che in questo momento sono in vendita all’asta sul sito on line di una ditta di Klagenfurt (www.cavinnash.at).
Il catalogo virtuale offre un po’ di tutto, dagli oggetti religiosi, soprattutto quadri e sculture, alle cose che facevano parte della vita quotidiana delle suore, dalle panche alle brocche e ai catini per la toeletta, dai vasi da notte alle sedie a sdraio. Ci sono inginocchiatoi, armadi, candelabri, piccole acquasantiere da camera, grotte del presepio, persino un tabernacolo in legno decorato con disegni verdi (il catalogo precisa che manca la chiave, ma comunque lo sportello è aperto), forse il pezzo più prezioso della collezione, offerto a base d’asta per 50 euro (ieri aveva raggiungo i 130). Tra i pezzi più interessanti un libro con le regole dell’ordine stampato a Regensburg nel 1847, sei messali e libri di preghiera dell’Ottocento, un prezioso libro del pellegrinaggio a Roma del 1888 per il giubileo di papa Leone XIII, con 29 illustrazioni e titolo in lettere dorate. Di un certo interesse anche una silografia di Suitbert Lobisser che chiunque può portarsi a casa per 55 euro.
Il tempo per le offerte scade il 19 aprile. Poi, tutto l’invenduto finirà in un inceneritore.
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