Austria, il cancelliere Faymann annuncia le dimissioni: travolto dal voto anti-migranti

Lascia anche la carica di leader del partito socialdemocratico dopo la sconfitta al primo turno delle presidenziali domuinate dall'estrema destra sull'onda dei timori per l'arrivo di profughi dal Medio Oriente e dall'Africa
Il cancelliere austriaco Werner Faymann
Il cancelliere austriaco Werner Faymann

VIENNA. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha annunciato oggi, lunedì 9 maggio, le proprie dimissioni. Lo riportano i media locali secondo i quali Faymann si è dimesso anche da leader del partito socialdemocratico - la Spoe - dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali.

Presidenziali in Austria: in testa l'estrema destra
Il candidato del Partito della Libertà, di estrema destra, Norbert Hofer

Le dimissioni arrivano ad appena qualche ora dalla riunione del direttivo della Spoe, prevista per questo pomeriggio. Nei giorni scorsi Faymann aveva ricevuto pressioni da parte dei sindacati e dall’ala giovanile del partito per le sue posizioni sulle leggi in materia di asilo e per la sconfitta subita dal partito, come detto, al primo turno delle presidenziali, due settimane fa, nelle quali ha trionfato il candidato dell'estrema destra, l’ultranazionalista Norbert Hofer. «Avere la maggioranza del partito non è sufficiente», ha fatto sapere il portavoce di Faymann citando lo stesso cancelliere durante una conferenza stampa convocata in fretta.

Domenica 22 maggio si voterà in Austria per il ballottaggio delle presidenziali stesse che vedrà in lizza Hofer, del Partito della libertà (Fpoe) che al primo turno ha ottenuto oltre il 35% delle preferenze, e il verde Alexander van der Bellen, forte di circa il 21% delle preferenze. Il voto si è da subito palesato per un vero terremoto politico in Austria: il socialista Rudolf Hundstorfer ed il popolare Andreas Khol sono rimasti inchiodati infatti all'11%, uno shock per la coalizione al potere che ha guidato il Paese dal 1945.

Le dimissioni di Faymann arrivano in un momento particolarmente delicato, nel quale l'Austria sta facendo la voce grossa in Europa sul tema migranti, con la possibile barriera da erigere al Brennero. Già negli ultimi tempi il governo guidato da Faymann ha inasprito la propria politica sull'immigrazione, opponendosi all'accoglienza illimitata dopo l'enorme pressione migratoria subita dall'Austria negli ultimi mesi con gli arrivi massicci lungo la rotta balcanica.

Il nodo migranti è stato senz'altro uno dei fattori che hanno contribuito alla vittoria della destra nazionalista e anti-immigrati al primo turno delle presidenziali, mentre i provvedimenti presi dal governo non hanno maggiori consensi ai socialdemocratici. Subito dopo la vittoria al primo turno, Hofer ha definito inevitabili i controlli al Brennero aggiungendo che «i confini esterni di Schengen vanno messi in sicurezza, in questo modo potrebbero essere sospesi i provvedimenti temporanei». «Solo il 20% degli arrivi in Austria sono veri profughi - ha detto Hofer - che inoltre hanno attraversato paesi sicuri».

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