Aumenti in busta paga per 2.500 comunali di Trieste
TRIESTE Il piatto forte è nascosto all’articolo 20, immediatamente prima delle rituali norme finali, ed è intitolato “progressioni orizzontali”. Una voce che nel contratto integrativo dei dipendenti comunali mancava da 12 anni, esattamente dal 2005. Anche allora il sindaco era Roberto Dipiazza e il segretario generale Santi Terranova.
La stretta alla finanza pubblica, nel decennio successivo, aveva ablato dal confronto sindacale questa espressione, che si potrebbe rendere nel linguaggio corrente come una versione aggiornata del vecchio scatto di anzianità. Ma se lo scatto di anzianità era automatico, la “progressione orizzontale” non lo è. Così lo scorso 30 novembre la delegazione trattante del Municipio (Santi Terranova, il vice Fabio Lorenzut, la nuova responsabile del personale Manuela Sartore) e le organizzazioni sindacali (Cisl, Cgil, Uil, Cisal, Ugl firmatarie del contratto regionale) hanno trovato un’intesa, anzi una pre-intesa, perché l’accordo ufficiale sarà firmato oggi pomeriggio alle 14 in via Genova, dove le rappresentanze dei lavoratori hanno ancora gli uffici: 400mila euro saranno appostati nel 2018, altri 400mila nel 2019. Facile quindi arguire che le “progressioni orizzontali” saranno finanziate con 800mila euro nel prossimo biennio.
Una cifra molto simile a quella che i sindacati avevano chiesto all’amministrazione in occasione di un incontro con gli organi di informazione svoltosi in giugno. Le risorse affluiranno dal cosiddetto Fondo decentrato, la cui dotazione è di quasi 8,9 milioni di euro. Stavolta, dopo 12 anni, i denari ci sono. Quello che ancora manca è il criterio con il quale spalmarli sulla cospicua popolazione dei comunali, che sono circa 2500. Per chiudere l’integrativo entro l’anno in corso ed evitare una discussione che avrebbe visto divergere le posizioni dell’amministrazione e dei sindacati, il comma 2 dello stesso articolo rimanda al gennaio 2018 la definizione di un ulteriore accordo che normerà l’accesso dei dipendenti alle “progressioni orizzontali”. Terranova spinge per una maggiore inclinazione “premiale”, per cui la progressione non sarebbe un esito così scontato: nella visione del segretario-direttore il risultato prestazionale e la storia professionale giocherebbero un loro ruolo.
La mancanza dei requisiti, attraverso i quali erogare gli 800mila euro biennali, frena la possibilità di fare calcoli precisi su quanto “pro capite” spetterebbe a ogni dipendente comunale. Terranova stima una media tra i 35 e i 40 euro lordi/mese. Il calcolo di parte sindacale è più generoso, una “forbice” - a seconda degli incarichi - tra i 40 e i 60 euro lordi/mese. Il ritorno alle “progressioni orizzontali” è inserito nel testo del contratto decentrato integrativo, che - altra novità di stagione - per la prima volta avrà una durata triennale, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019.
La pre-intesa, raggiunta l’ultimo giorno di novembre dalle parti sociali, è stata portata all’attenzione dell’assemblea venerdì scorso alla Marittima, dove ha ottenuto un ampio suffragio: fonti sindacali parlano di circa cinquecento presenti, nessun voto contrario e 11 astenuti. Il documento non è stato sottoscritto da 10 “rsu” su 36: non è piaciuto alla componente vicina a Usb ma, visti i numeri, anche qualche altro “franco tiratore” aveva ragioni di rimostranza. L’integrativo comunale si compone di più capitoli. Gli importi, relativi al cosiddetto primo livello (cioè il contratto collettivo regionale), ammontano a circa 6,7 milioni di euro. In questo caso si tratta comunque di voci vincolanti - sia pure con differenti impegni finanziari - per tutte le amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, mentre gli 800mila euro delle “progressioni orizzontali” rappresentano una scelta politica dell’amministrazione, sollecitata e concertata dai sindacati. Terranova ha inoltre ricordato che, a completamento del riassetto organizzativo dell’ente, partiranno i corsi-concorsi per la categoria A, la più bassa nell’organigramma, allo scopo di accrescerne la qualifica a B: sono interessati 114 dipendenti municipali su 133.
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