Aumenti di stipendio ai comunali dopo 13 anni
TRIESTE Il fascicolo era fermo dal 2005. Da ben tredici anni. In mezzo c’è stata la crisi economica con relativa austerity nella pubblica finanza. Anche gli enti locali si erano adeguati alla brinata e di “progressioni orizzontali” non si era più parlato. Le “progressioni orizzontali” consentono al dipendente di migliorare la sua posizione retributiva all’interno della categoria di appartenenza: A, B, C, D.
Il Comune di Trieste le ha riportate alla luce in seguito a una lunga trattativa, perché ieri pomeriggio la delegazione trattante del Municipio e cinque sigle sindacali su sei hanno firmato una pre-intesa, che consentirà di distribuire 733 mila euro su 1.800 dipendenti. Se ne gioveranno già quest’anno 1.500, altri 300 li seguiranno nel 2019. In sostanza delle “progressioni orizzontali” beneficeranno i tre quarti del personale con trattamenti diversi a seconda della categoria: i “B” riceveranno circa 280 euro lordi all’anno, i “C” (gli antichi impiegati di concetto) più o meno 550 euro, i “D” (funzionari) 1.250 euro.
Hanno firmato il verbale i territoriali di Cisl, Cgil, Uil, Ugl, Cisal e 27 rappresentanti sindacali unitari su 36. Usb non lo ha invece sottoscritto. La situazione è maturata dopo il nuovo contratto del comparto unico regionale, varato il 15 ottobre: dopo tre giorni è infatti arrivato anche l’accordo nel Comune capoluogo. La delegazione trattante del Municipio è composta dal segretario generale Santi Terranova, dal vice Fabio Lorenzut, dalla capo del personale Manuela Sartore.
Il risultato è stato salutato con soddisfazione dai sindacati sottoscrittori, un po’ perché sblocca un’attesa molto lunga, un po’ perché - nella difficoltà di conseguire progressioni “verticali” (da categoria a categoria) - portare a casa perlomeno le “orizzontali” è parso un accettabile punto di caduta.
Il documento riguarda otto categorie e i criteri adottati per la ripartizione sono due, l’esperienza acquisita (una volta chiamata anzianità di servizio) e la valutazione delle prestazioni a cura del dirigente preposto. Se l’esperienza acquisita pesa per un massimo di 40 punti, la valutazione della performance si articola su quattro livelli di giudizio: “superiore” a 40 punti, “buona” a 20 punti, “consona” a 10 punti “migliorabile” a zero punti.
Le posizioni organizzative hanno una griglia valutativa differente, nella quale la votazione più alta è “ottimo”, seguita da “buono”, da “sufficiente”, da “insufficiente e “gravemente insufficiente”.
Per partecipare alla gradita lotteria, occorre avere almeno cinque anni di servizio indeterminato presso il Comune. Le risorse umane allestiranno una graduatoria, che sarà pubblicata sull’Albo pretorio e che diverrà esecutiva se nel giro di 15 giorni non saranno presentati ricorsi.
L’accoglienza favorevole dei maggiori sindacati è stata infine espressa da Walter Giani (Cisl), Virgilio Toso (Cgil), Christian Schiraldi (Uil). —
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