Aumentano le pensioni e le cifre erogate ogni mese in Fvg

Report Inps. Per gli assegni previdenziali nel 2018 la media è salita a 1.181 euro. Piace l’introduzione della Quota 100: presentate più di 4.100 domande
Pensionati in fila a uno sportello dell'Inps
Pensionati in fila a uno sportello dell'Inps

TRIESTE Aumenta il numero delle pensioni liquidate in Fvg. Nel 2017 le pensioni accolte erano state 12.856, nel 2018 sono state 13. 002. L’età media della decorrenza è di 67 anni. Ma a risaltare è soprattutto l’importo medio: nel 2017 1.095 euro, nel 2018 1.181 e nel primo semestre 2019 si è saliti a 1.205 euro (considerando anche gli assegni sociali). Aumenti in percentuale superiori sia rispetto al Nord Est che al dato nazionale. È uno dei trend che emergono dall’ampia panoramica presentata ieri dall’Inps regionale: la rendicontazione sociale annuale, documento statistico focalizzato sul raffronto tra 2018 e 2017 ma, laddove possibile, arricchito anche dai dati parziali del 2019.



L’anno scorso sono state 485. 810 le pensioni vigenti, di cui 425.228 previdenziali e 60.582 assistenziali: le prime con importo medio di 1.136 euro, le seconde di 446 euro. Risalta ancora il gap di genere nel settore privato dove le donne percepiscono il 45% delle pensioni di vecchiaia-anzianità sul totale erogato, mentre nella gestione pubblica le pensionate sono la maggioranza (54%): ciò significa che tuttora nel privato le donne hanno difficoltà a mantenere la continuità contributiva necessaria e gli importi medi sono del 29% inferiori rispetto alle pensioni degli uomini.

Proseguendo nella panoramica statistica, fino a novembre sono state 4. 111 le domande presentate per andare in pensione con la misura sperimentale della Quota 100, di cui 1217 a Trieste. Per reddito e pensioni di cittadinanza sono state accolte 11.800 domande (3.857 a Trieste e 1.592 a Gorizia) sulle 20.300 presentate. Rafforzata l’attività di vigilanza ispettiva su aziende e lavoratori autonomi: 4,8 milioni di contributi evasi, elusi ed accertati, 207 rapporti fittizi annullati, quasi 400 lavoratori in nero scoperti nel 2018. Infine gli assicurati Inps (che superano di poco il mezzo milione) e la crescita delle le prestazioni a sostengo della genitorialità con il boom delle domande per i bonus asilo nido salite da 1996 a 3.440 in 12 mesi.

A illustrare la rendicontazione sono stati Guido Brunello, dirigente area prestazioni, Giovanni Borriello, presidente del comitato regionale, Antonino Rizzo, dirigente area entrate-vigilanza, e il direttore regionale Stefano Ugo Quaranta che ha anche annunciato il suo imminente trasferimento in Molise: al suo posto Paolo Sardi, già direttore della sede Inps ligure. Presente per l’occasione il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Guglielmo Loy : «In questa regione abbiamo fatto un buon lavoro – ha sottolineato, non nascondendo peraltro il problema della costante diminuzione dell’organico – ora a tutto il Paese servono politiche di crescita economica, condizione essenziale per garantire qualità e quantità delle prestazioni previdenziali».—


 

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