Aula magna al gelo: al Verdi l’avvio dell’anno accademico

Pare incredibile ma è così: nell’Aula magna dell’università centrale si muore dal freddo. E visto che far battere i denti a ospiti e autorità del calibro del ministro dell’Ambiente Corrado Clini non è propriamente un gesto carino, non resta che spostare la cerimonia di inizio anno accademico in altra sede. Quale? Il più raccolto, nonchè evidentemente meglio riscaldato, Teatro Verdi.
Una scelta, quella assunta dai vertici dell’ateneo, insolita ma praticamente obbligata «in considerazione - si legge nell’avviso ufficiale - del protrarsi delle avverse condizioni atmosferiche e delle conseguenti criticità nella climatizzazione dell'Aula magna dell'edificio centrale». Non si pensi però ad un improvviso guasto provocato dal congelamento dei tubi come avvenuto nei giorni scorsi ad esempio alla Biblioteca Civica o allo stadio Rocco. Il problema, in questo caso, è più strutturale. «Non c’è stata alcuna rottura dell’impianto di riscaldamento - spiega Aurelio Marchionna, delegato del rettore al Patrimonio e all’Edilizia -. La questione sta in altri termini. Quando le temperature esterne scendono, l’Aula magna da sempre fatica a riscaldarsi. L’impianto attuale, cioè, non riesce a garantire un’adeguata climatizzazione della sala. Una criticità che abbiamo ben presente da tempo e su cui contiamo di intervenire a breve. Esiste uno specifico progetto attualmente in fase di sviluppo».
Il riferimento è al piano di adeguamento di tutti impianti dell’edificio centrale di piazzale Europa inserito nel programma triennale 2012-2014 adottatto dal Consiglio d’amministrazione poco prima dello scorso Natale: un maxi intervento di riqualificazione dal costo complessivo di circa 8 milioni di euro.
Nell’attesa di perfezionare quell’opera di restyling generale, i vertici dell’ateneo dovranno comunque risolvere tutta una serie di altri “fastidi”, questi sì provocati dall’ondata record di bora e gelo dei giorni scorsi. Si va dallo scoppio della conduttura esterna di alimentazione dell’edificio di Economia (a ieri ancora senz’acqua) ai danni provocati in alcune aule di androna Baciocchi a causa di piccoli allagamenti. «Dovremmo eseguire diversi interventi puntuali - conclude il delegato del rettore -. Riparazioni che, nel complesso, non richiederanno nè cifre enormi - parliamo nel complesso di alcune decine di migliaia di euro - nè tempi molto lunghi. Un impegno, quindi, ben diverso rispetto a quello richiesto dall’impianto dell’Aula magna che appunto, in periodi segnati da temperature rigide, non riesce a riscaldare a sufficienza».
Quanto all’inaugurazione dell’anno accademico cambierà location, il Verdi come detto, ma non data: la cerimonia, peraltro già slittata di diversi mesi rispetto alla scadenza tradizionale, si svolgerà all’interno del teatro lunedì 27 gennaio. Ad aprire le danze, alle 15, sarà il tradizionale corteo accademico a cui seguiranno il discorso del rettore Francesco Peroni, la prolusione dedicata alle nanotecnologie affidata al professore di chimica organica Maurizio Prato e, attorno alle 17.45, l’intervento del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, in rappresentanza del governo guidato da Mario Monti.
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