Attraversa col rosso e finisce sotto il bus
Grave un 60enne: è sceso dal marciapiedi, ha sbattuto la testa contro la 9, è caduto ed è stato travolto dal mezzo pubblico
L'incidente in piazza Goldoni
TRIESTE Ha attraversato le strisce pedonali dell’incrocio tra via Mazzini e piazza Goldoni. Lo ha fatto di corsa, con il semaforo rosso, buttandosi praticamente in mezzo alla strada, forse nel tentativo di prendere un autobus. Indossava un cappuccio in testa e le cuffiette. Senza vedere, né sentire alcunché, ha sbattuto violentemente la testa contro un bus della linea 9 che stava passando proprio in quel momento. Nell’impatto è finito per terra. Una ruota del bus gli è passata sopra a una gamba.
È un sessantenne triestino, V.M. le sue iniziali, la vittima dell’incidente avvenuto nella tarda mattinata di ieri all’angolo della piazza, accanto al supermercato Bosco. L’uomo in queste ore è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cattinara. Quando è stato soccorso dai sanitari dell’ambulanza era incosciente e aveva perso sangue. Ma non dovrebbe essere in pericolo di vita: il bollettino medico di ieri sera, pur confermando la gravità, diceva questo.
Non è la prima volta che l’incrocio tra via Mazzini e piazza Goldoni è teatro di un incidente del genere. Anche dai risvolti drammatici. A marzo dell’anno scorso, nello stesso punto di ieri, era stata investita una sessantaduenne che aveva attraversato la strada con il rosso. Un autobus che stava svoltando l’aveva travolta. La donna era poi deceduta in ospedale.
La scena ieri si è ripetuta. E potrebbe verificarsi ancora vista la pericolosità di quel passaggio pedonale: il semaforo è proprio all’angolo. Se qualcuno passa senza attendere il verde, come purtroppo accade, i conducenti degli autobus non riescono a frenare in tempo perché si ritrovano il malcapitato davanti. All’improvviso.
Si tratterebbe di spostare le strisce pedonali e il semaforo di qualche metro in avanti, su via Mazzini. La Trieste Trasporti lo chiede esplicitamente.
«L’unica cosa importante ora – osserva Michele Scozzai, responsabile della comunicazione della società – è la vita dell’uomo. Ci stringiamo a lui e ai suoi familiari e auspichiamo che possa rimettersi quanto prima. In questi momenti tutto il resto passa in secondo piano. Il conducente coinvolto nell’incidente è uno dei più esperti e preparati, mi sento di escludere nel modo più assoluto imprudenze da parte sua». Ma, fa notare Scozzai, questo «è il secondo episodio grave in pochi mesi che si verifica a quell’incrocio, dove le persone attraversano frequentemente con il rosso in una piazza che è il principale hub della città per il trasporto pubblico locale: serve fare una riflessione per capire quali accorgimenti si possono adottare, da subito, per evitare altri drammatici incidenti. Si può spostare l’attraversamento verso il mare – rileva Scozzai – e installare delle catenelle in corrispondenza del marciapiede, oppure mettere dei dissuasori che costringano i pedoni a prestare attenzione. Qualcosa va fatto». —
Argomenti:incidenti stradali
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