Ater, quasi 1.200 le domande giacenti
Sono quasi 1.200 le persone che attendono un alloggio popolare in provincia di Gorizia. Ancora tante, ancora troppe. Molto è stato fatto perché sino a quattro/cinque anni fa il loro numero sfiorava quota 1.700 come denunciato dai sindacati degli inquilini.
Ma il dibattito oggi diventa bollente, alla luce dell’assistenza fornita ai profughi afghani. «E ai goriziani, chi ci pensa?», la domanda risuonata più volte in questi giorni. Il numero è stato reso noto proprio dall’Ater (anche se il Sunia parla di 1.400 domande giacenti) e inquadra alla perfezione il clima di attesa per un alloggio popolare.
I sindacati degli inquilini
Di queste problematiche (e di molto altro) si è parlato nel corso di un importante incontro tra i rappresentanti del Sunia (Sindacato inquilini ed assegnatari) ed i vertici aziendali. L’incontro fortemente voluto dal Sunia, rappresentato da Renato Bagolin e Sergio Donda, è servito per rimarcare l’attenzione che il sindacato continua ad avere per le problematiche («grandi e piccole», evidenziano i due) che i propri associati affrontano nel quotidiano e che sicuramente trovano agevole e rapida soluzione nel momento in cui i rapporti istituzionali si mantengono corretti e costanti.
Da parte loro i rappresentanti di Ater, l’amministratore unico Angela Caldarera e il neodirettore Domenico Degano hanno colto l’occasione per aggiornare la delegazione sindacale relativamente ai temi di stringente attualità che le Ater regionali stanno vivendo con una importante riforma in itinere volta a uniformare quanto più possibile l'azione delle 5 aziende territoriali nell'ambito del cosiddetto "piano di convergenza". «Attualmente le Ater sono particolarmente impegnate a uniformare i regolamenti di funzionamento, al fine di erogare un servizio il più possibile omogeneo in tutta la Regione», ha evidenziato Angela Caldarera in una nota.
Rilanciare la manutenzione
Bagolin e Donda, facendosi interpreti della numerosa utenza di Erp (Edilizia residenziale popolare), sono stati molto attenti alle risposte ottenute in relazione ai prossimi programmi per l’assegnazione degli alloggi sfitti sui quali Ater ha intrapreso una decisa azione di incremento e rilancio della manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Hanno di seguito evidenziato, ricordando il pressante tema della tensione abitativa ancor più rilevante nella diffusa crisi economica che tutti stiamo attraversando, l'importanza che rivestono anche «i tempi di assegnazione degli alloggi poiché, pur rendendosi conto che Ater sta mettendo in campo ogni risorsa possibile, la disponibilità di alloggi a canone calmierato rappresenta oggi più che mai una questione fondamentale per molti nuclei famigliari. È necessario, quindi, arrivare a una velocizzazione dei tempi di consegna».
La situazione del personale
Successivamente il Sunia ha voluto soffermarsi per un attimo anche sulla situazione del personale dell'Ater e in particolare dei rapporti tra azienda e sindacati dei lavoratori rispetto alla recente vertenza e alle prospettive future relativamente al già citato Piano di convergenza. Sull'argomento il direttore ha rassicurato i rappresentanti del Sunia confermando che i dipendenti di Ater, nella consapevolezza della difficile congiuntura, hanno prontamente superato alcune tensioni concentrandosi sulla missione aziendale. Il lungo e proficuo incontro è terminato con reciproca soddisfazione e con l'impegno di una prossima convocazione relativamente allo sviluppo di nuove e importanti azioni sia usl piano aziendale sia su quello regionale.
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