Astrofisico dà lezioni online agli studenti di tutto il mondo

Per un promettente astrofisico che si è formato sotto la guida di Margherita Hack e di un esperto assoluto come Dennis Sciama, che tra i suoi studenti ebbe anche Stephen Hawking, dev’essere stato obiettivamente frustrante non riuscire a valorizzare le proprie competenze in ambito universitario. Alla fine costretto a ripiegare sull’insegnamento alle superiori, Armando Pisani non si è trasformato però in uno dei quei docenti, non del tutto assenti dalla scuola italiana, che scaricano le proprie frustrazioni sui loro studenti. Anzi, la continua attenzione non solo per le sue materie di insegnamento, matematica e fisica, ma per i modi migliori per renderle accessibili e, se possibile, anche appassionanti per i propri ragazzi e ragazze lo ha portato a riprendere, dal 2012, in modo sistematico le sue lezioni e a renderle disponibili poco dopo sul sito OpenDante. La parola “open”, cioè aperto, non è lì a caso: le lezioni sono visibili da tutti, in modo gratuito. Lo sono dagli studenti del liceo Buonarroti, dove Pisani insegna dal 2014, come da utenti statunitensi e giapponesi, interessati ai moduli in inglese.
Proprio la totale accessibilità del sito e dei suoi contenuti rende l’esperienza del professor Pisani unica in Europa, se si parla di scuola superiore. Tenendo conto che solo quattro università italiane (Pisa, Trento, Bocconi di Milano e Luiss di Roma) mettono a disposizione, sempre in modo gratuito, di qualsiasi persona interessata, e non solo dei loro iscritti, dei moduli di lezioni. «Ho circa 2.000 utenti dall’Alaska al Giappone che possono seguire ormai più di 700 ore di lezione di matematica e fisica, relative al programma delle due materie, dalla prima alla quinta», spiega Pisani, che anche durante quest’anno scolastico sta proseguendo il progetto, sostenuto in modo convinto dalla dirigente dell’Isis Buonarroti, Anna Russo, come dalla Fondazione Carigo e dall’associazione Il Buonarroti. Un’iniziativa realizzabile, comunque, grazie alla collaborazione altrettanto convinta degli studenti del liceo, che, d’altro canto, hanno la possibilità di ritornare su quanto magari è sfuggito in classe, quando la lezione arriva alla sesta ora, come può capitare, o se si è stati assenti. «I ragazzi non disturbano mai quando si registra, ma partecipano, questo sì, come nelle lezioni senza telecamera – afferma il docente –, perché pure questo fa parte dell’ora in classe». Come le imprecisizioni commesse proprio dal loro insegnante. «Nelle lezioni è capitato qualche errore – conferma Pisani –, segnalato dagli stessi studenti, ma queste parti rimangono sul sito, come le altre, perché il messaggio che voglio dare ai ragazzi è che lo sbaglio più grande è non provare. Non ho mai cancellato le lezioni con gli errori».
Per gli studenti la possibilità di avere a disposizione sempre le lezioni è un supporto concreto ed efficace e il docente lo ha verificato attraverso due sondaggi effettuati all’inizio del progetto, partito quando insegnava al classico Dante di Gorizia. «Un confronto tra i risultati ottenuti dagli studenti che usano le lezioni on line di OpenDante per preparare le verifiche, rispetto a chi non le usa, ha indicato un miglioramento di circa 1.5 punti nel voto conseguito», spiega. L’obiettivo sarebbe quello di ampliare l’esperienza, coinvolgendo altri docenti, di altre materie. «L’attrezzatura è molto semplice: un portatile, due webcam e un microfono, che stanno tutti su un tavolino davanti alla lavagna», racconta Pisani, che ogni giorno spende mezz’ora per caricare e organizzare i contenuti del sito, appoggiato a un provider esterno (i costi sono coperti dai contributi di Fondazione Carigo e Il Buonarroti). Di fondo, però, i docenti che volessero partecipare dovrebbero avere la stessa costanza e nessuna paura della telecamera che Pisani dimostra da sei anni a questa parte. Da quando ha riflettuto sulla possibilità di utilizzare l’e-learning anche alle superiori in supporto alle indispensabili lezioni in classe, partecipando quindi al meeting internazionale “Scientific m-Learning” a Trieste, nel Centro internazionale di Fisica teorica (Ictp), a inizio giugno 2012.
Pisani ha quindi contattato il Science dissemination unit di Trieste, guidato e fondato dal professor Enrique Canessa, che ha sviluppato un software gratuito che consente di effettuare le registrazioni delle lezioni in modo semplice e con spesa ridotta (OpenEya). È nato così un metodo didattico originale e innovativo, all’insegna della multimedialità, che sta facendo parlare anche all’estero. Tanto da essere oggetto di studio nell’ambito di convegni internazionali e venir additato come esempio virtuoso da uno dei più noti esperti mondiali della didattica “via computer”, il professor Donald Clark. «È però quello che restituiscono i ragazzi a essere impagabile», sottolinea Pisani.—
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