Associazioni dei consumatori pronte alla mobilitazione
TRIESTE Le associazioni dei consumatori si stanno mobilitando per spiegare le novità tariffarie idriche all’utenza. «Non passa giorno che qualcuno non chiami per avere delucidazioni», dice Angelo D’Adamo presidente di Federconsumatori.
D’accordo con d’Adamo è Anna Buchhofer, responsabile di Adiconsum, che propone: «Bisogna avviare campagne informative, d’intesa con AcegasApsAmga, per evitare allarmismi e malintesi». Non solo: Buchhofer consiglia subito dopo Pasqua l’organizzazione di un grande appuntamento cittadino che veda partecipi associazioni e cittadini. D’altronde il numero di lettere giunte al “Piccolo”, su cui si è avuto un riscontro da parte di AcegasApsAmga, testimonia l’attenzione con cui la platea dell’utenza triestina segue il complesso argomento. L’azienda garantisce il massimo impegno a spiegare «una normativa così complessa».
Su un tema delicato come il servizio idrico, D’Adamo chiede l’attivazione del Comitato utenti previsto dall’articolo 20 della legge regionale 5/2016, che disciplina la materia e crea Ausir (Autorità unica per i servizi idrici e rifiuti).
Per la verità l’attivazione è già stata sollecitata da un ordine del giorno presentato in Consiglio regionale e accolto dalla giunta Fedriga a fine gennaio: il documento, presentato dai consiglieri dem Moretti e Santoro e appoggiato dalle altre forze politiche, impegna la giunta ad adottare il regolamento (che ancora non c’è) indispensabile affinchè l’esecutivo regionale nomini il Comitato, chiamato a curare l’interesse degli utenti «in condizioni economiche di disagio o svantaggio». Perchè il timore di D’Adamo è che la particolare struttura demografica triestina, con molte persone anziane che vivono sole, possa recepire con preoccupata difficoltà le innovazioni tariffarie idriche. Dal punto di vista statistico Trieste, secondo dati di alcuni anni fa relativi a una famiglia formata da 3-4 persone, avrebbe un consumo medio annuo di 150 metri cubi di acqua.
Da parte sua infine AcegasApsAmga ricorda di non aver voce in capitolo per quanta riguarda i prezzi del servizio idrico e le modalità di calcolo. «Per legge infatti - precisa una nota - la multiutility deve applicare le tariffe stabilite dall’Autorità nazionale e declinate a livello locale dalle Autorità di bacino». —
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