Assessori regionali in auto blu “low cost”

Le otto Lancia Delta in servizio al posto di Bmw e vecchie Alfa. Peroni: «Risparmio di 200mila euro»
Di Marco Ballico
Lasorte Trieste 10/12/13 - Regione, Piazza Oberdan, Nuove Auto Blu Assessori, Lancia Delta
Lasorte Trieste 10/12/13 - Regione, Piazza Oberdan, Nuove Auto Blu Assessori, Lancia Delta

TRIESTE. Regalo di Natale in tempi di austerity. Dalle tredici Bmw 1.900 alle otto Lancia Delta 1.600. Le auto disegnate da Giorgetto Giugiaro sono arrivate a Palazzo e segnano, sul fronte delle auto blu, la fine del lusso dopo che meno di una decina di anni fa Riccardo Illy viaggiava in Alfa Romeo 166 3.2 V6 24 V Luxury e Alessandro Tesini in Lancia Thesis 3.2 con sedile elettrico massaggiante e frigorifero. Il risparmio? 212mila euro all’anno, esclusi i minori costi per l’acquisto del carburante.

Si completa l’operazione di rinnovo del noleggio delle auto a disposizione di presidenti e assessori, oltre che dell’Ufficio regionale di Roma. Un’operazione avviata subito dopo le elezioni. Debora Serracchiani in testa, la giunta ha iniziato ad abbandonare le 13 Bmw 525D in dotazione a inizio legislatura. Ne ha consegnate subito quattro, a scadenza naturale del noleggio, ripescando dai garage altrettante Alfa 159, vetture di proprietà (la Regione ne conta 36, alcune con oltre 200mila chilometri di “storia”) con non pochi acciacchi. Francesco Peroni, l’assessore al Bilancio, è rimasto appiedato un paio di volte: inconvenienti della spending review. Problemi di sicurezza a parte, si trattava di un’autentica diseconomia, osserva Peroni, visti i costi di riparazione. Adesso si cambia: via le Bmw, dentro le Lancia Delta. E si risparmia: oltre 200mila euro già nel 2014. La scelta di un prodotto di fascia media è un mix tra imposizioni governative e volontà di tagliare le spese superflue.

A parità di prestazioni e caratteristiche, quello della casa torinese è risultato il prezzo più conveniente nella gara pubblica che ha visto la Regione optare per le Lancia rispettando i paletti fissati da Giulio Tremonti. L’ex ministro infilò in un decreto del 2011 il tetto massimo dei 1.600 di cilindrata, eccezion fatta per le auto del capo della Stato. Il governo Monti, avviando a sua volta una politica di riduzione dei costi di gestione delle auto blu, a metà 2012 già faceva i primi conti: nel 2011 lo Stato ha risparmiato il 13% rispetto all’anno precedente e a regime si stimava una riduzione complessiva della spesa in materia di 310 milioni all’anno: 250 milioni nelle amministrazioni locali, 60 in sede centrale.

Il Friuli Venezia Giulia aggiunge ora i suoi numeri al risparmio generale. La gara via Consip – la società del ministero dell’Economia che supporta le amministrazioni pubbliche nell’acquisto di beni e servizi – ha visto la Regione concludere la definizione di noleggi per otto Delta con l’opzione, in caso di necessità, di altre due vetture. Facoltà che non si intende esercitare, ha chiarito sin d’ora la giunta, ma che è stata inserita nell’accordo a titolo precauzionale. Non si tratta peraltro della prima operazione di “dimagrimento” del parco auto. La giunta Tondo, dal 2009 al 2012, aveva contenuto i costi per 927mila euro (da 3,5 milioni a 2,6 milioni), riducendo il numero degli autisti di un terzo, dismettendo alcuni mezzi di proprietà, razionalizzando i viaggi dei dipendenti. Ma, prima della stretta nazionale, aveva comunque dotato la giunta di Bmw, anche se con allestimento base.

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