Assente al 25 aprile, critiche a Cisint

Nel mirino della sinistra la giunta di centrodestra presente con il vice Nicoli e gli assessori Cauci e Luise
Bonaventura Monfalcone-25.04.2017 Corteo per il 25 aprile-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.04.2017 Corteo per il 25 aprile-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Alla presa di distanza dalla celebrazione del 25 aprile da parte del segretario cittadino Alessandro Borgia e del consigliere comunale Mauro Steffé di Fratelli d'Italia - che sottolinea come i partigiani arrivarono solo a maggio - il Comune ha risposto partecipando alle cerimonie in ricordo dei caduti nella guerra di Liberazione con il vicesindaco Giuseppe Nicoli, che ha definito la «Resistenza un valore fondante della nazione italiana», gli assessori Michele Luise e Sabina Cauci, i consiglieri comunali Francesco Volante e Maurizio Bon.

L'assenza del sindaco Anna Cisint non è stata però taciuta, a margine delle celebrazioni, dall'ex consigliere comunale e componente del circolo locale di Sinistra Italiana Giovanni Iacono. «Sarebbe stato davvero opportuno che il sindaco partecipasse alla prima festa della Liberazione dopo la sua elezione - ha detto Iacono -, innanzitutto perché è il sindaco di tutti i monfalconesi e non solo di chi l'ha eletta e poi per chiarire se non condivida o meno la posizione assunta dagli esponenti di Fratelli d'Italia, peraltro oggi (ieri, ndr) non presente con il suo assessore».

Era quasi al completo, invece, l'ex amministrazione comunale, a partire dall'ex sindaco Silvia Altran. Alla celebrazione ha inoltre preso parte l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, delle forze dell'ordine, dell'Associazione nazionale partigiani. È stato proprio un ragazzo della sezione Giovani dell'Anpi a intervenire per primo ieri, dopo la deposizione di una corona alla lapide collocata in via San Polo da parte della presidente dell'Anpi cittadina Licia Morsolin e del vicesindaco Nicoli.

«Il 25 aprile non celebriamo solo una vittoria militare, ma delle idee di uguaglianza e libertà - ha detto Mattia Altran - rispetto a un'ideologia anche di sopraffazione razziale. In un'epoca segnata da una precarietà culturale e non solo lavorativa, ripensare al 25 aprile deve essere motivo di ripartire nel quotidiano per difendere quei valori». A più riprese negli interventi, ieri, anche in quello conclusivo del vicesindaco Nicoli, davanti al monumento ossario ai caduti partigiani nel cimitero di via 24 Maggio, è emerso il tema del lavoro, del ruolo fondante del vivere civile che la Costituzione italiana gli attribuisce.

«Ne parliamo, ma poi oggi moltissimi operai sono stati chiamati a lavorare nel cantiere navale, dipendenti diretti di Fincantieri e indiretti - ha sdetto Iacono -. Non si tratta di una società di grande distribuzione che non rispetta le festività, ma di un'azienda di Stato e in uno stabilimento che ha pagato un prezzo altissimo alla lotta di Liberazione». Nel suo intervento Nicoli ha sottolineato più volte l'importanza dei valori alla base del sacrificio dei giovani e degli uomini che morirono per combattere il nazifascismo, invitando a riflettere sul passato e sul presente, mentre la presidente dell'Anpi Licia Morsolin ha voluto mettere in evidenza il ruolo delle donne nella lotta partigiana. La commemorazione ha visto anche l'intervento del rappresentante dell'Unione combattenti di Nova Gorica Vladimir Krpan e, ad Aris, di quello del Comitato unitario antifascista di Fincantieri Livio Cerchia.

Riproduzione riservata © Il Piccolo