Assembramenti in sala e personale senza mascherina: multato il Cantera a Sistiana
DUINO AURISINA Una stangata. Di cui si conosceranno i dettagli precisi solo dopodomani, quando Sergio Fari, responsabile di vari locali nella baia di Sistiana, si recherà in Questura, a Trieste, per ritirare i verbali redatti dagli agenti della Polizia che hanno effettuato, nel corso dell’ultimo fine settimana, un sopralluogo al “Cantera”, punta di diamante del divertimento serale e notturno della località balneare. Le sanzioni potrebbero essere salate: si parla di 600 euro. Il motivo? Da un lato perché alcuni addetti, a quanto è dato sapere, non indossavano la mascherina, dall’altro per l’assembramento che si crea sia nella sala dove si balla sia nei punti di ristoro.
Intanto la rabbia del diretto interessato cresce. «Sono incavolatissimo – sbotta infatti Fari – perché non abbiamo violato alcuna norma anti-Covid. Gli addetti trovati senza mascherina operano costantemente dietro il bancone, perciò a una distanza superiore al metro previsto per legge, e per evitare gli assembramenti facciamo quanto è nelle nostre possibilità, nel senso che ogni dieci minuti lo speaker del locale ammonisce i presenti sulla necessità del distanziamento, mettiamo a disposizione della clientela quanto necessario per la disinfezione delle mani, misuriamo la temperatura a tutti e garantiamo la mascherina a chi non ce l’ha. Il fatto è che la gente viene da noi in massa perché molti altri locali simili al nostro preferiscono non aprire. In base alle norme – aggiunge il presidente della Servizio ricreativo Sistiana srl – potremmo far entrare 3.200 persone. Limitiamo l’accesso a circa 1.500, cioè la metà di tale numero, lasciando fuori tutti gli altri. E nonostante tutto questo, ecco che veniamo penalizzati».
Che l’estate 2020, dopo l’emergenza coronavirus, sarebbe stata difficile per chi opera nel settore, era un dato certo. Poi la situazione è peggiorata dopo la rissa verificatasi nel primo fine settimana di luglio, peraltro sul porticciolo, cioè lontano dal “Cantera” e dai chioschi della baia. Ma era inevitabile che le forze dell’ordine intensificassero i controlli in tutta l’area.
«Chiederò un colloquio con le autorità regionali – conclude Fari – perché non è giusto che sulle spiagge, in centro città, nei bar e nei ristoranti tutti possano fare ciò che vogliono, rinunciando alle mascherine, e poi a beccare le multe siamo solo noi».—
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