Asse Forza Italia-Lega per attivare le ronde in 6 mesi

Bertoli: «I gruppi di volontari saranno le nostre sentinelle. Per la sicurezza va anche ripristinato il vigile di quartiere»
Silvano Trieste 06/06/2016 Consiglio Comunale, gli scrutini
Silvano Trieste 06/06/2016 Consiglio Comunale, gli scrutini

TRIESTE Forza Italia e Lega Nord fanno quadrato sul tema della sicurezza cittadina e puntano entro sei mesi a rendere operative le squadre di volontari per la sicurezza urbana e a reintrodurre la figura del vigile di quartiere. «La stagione delle ronde non è archiviata - aveva annunciato il vicesindaco Pierpaolo Roberti al Piccolo lo scorso dicembre -. I volontari per la sicurezza restano un punto centrale del programma, ed entro la metà del 2017 diventeranno operativi».

 

Sicurezza, Trieste schiera le ronde

 

A dare seguito a questa dichiarazione è una mozione del consigliere Everest Bertoli (Forza Italia), presentata ieri alla stampa e che è già stata depositata in tutte le circoscrizioni comunali. E anche se Forza Italia preferisce definirli «volontari per la sicurezza» e la Lega invece rimane affezionata al termine «ronde», la sostanza non cambia. «Visto il terrificante grido d’allarme sulla sicurezza urbana che ci arriva dalla cittadinanza e la frequenza preoccupante di episodi di crimine e microcrimine in alcune zone della città - spiega Bertoli -, è arrivato il momento che l’amministrazione comunale, in collaborazione con le forze di polizia locali, metta in campo un provvedimento che sia in grado di risolvere per sempre il problema».

La soluzione, secondo Bertoli, passa per una sorveglianza costante del territorio, da realizzare con la reintroduzione dei vigili di quartiere, attivi già nelle scorse amministrazioni Dipiazza, e con l’istituzione di pattuglie di volontari per la sicurezza urbana, che garantiscano un presidio costante di strade, piazze, scuole e giardini pubblici. «L’istituzione su base volontaria di squadre per la sicurezza urbana è prevista sia da legge nazionale, la numero 94 del 2009, sia da legge regionale, la numero 9 del 29 aprile 2009 - spiega Bertoli -. A livello nazionale inoltre il ministro Minniti ha promesso un nuovo pacchetto d’interventi che concedano più poteri a sindaci e Comuni in materia di sicurezza urbana: noi faremo senz’altro la nostra parte». I volontari per la sicurezza urbana, che avranno l’incarico di presidiare il territorio e segnalare situazioni di degrado e pericolo, saranno iscritti nell’apposito registro prefettizio.

 

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«Non gireranno con manganelli o armi - garantisce Bertoli -, ma avranno la funzione di “sentinelle”. Saranno gli occhi dell’amministrazione comunale nel tessuto cittadino e avranno essenzialmente un compito di prevenzione». Il presidio del territorio è l’arma più efficace per scongiurare criminalità e violenza, sostiene Bertoli, che ricorda come qualche anno fa a Barcola, quando si verificarono i casi di scontri tra bande rivali, fosse bastato il pattugliamento dei vigili urbani per una settimana ai Topolini per allontanare le teste calde. Insieme a Bertoli si schierano i rappresentanti di Fi nelle circoscrizioni: «I cittadini e i commercianti ci chiedono maggiore sicurezza - dice ad esempio Gianluca Papallo della Terza Circoscrizione (Roiano Gretta Barcola) - e noi dobbiamo dare una risposta e fornire loro tutti gli strumenti utili perché la percezione di sicurezza aumenti». La mozione, conclude Bertoli, entro tre settimane passerà all’esame del Consiglio comunale, con l’obiettivo di renderla operativa entro sei mesi.

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