Assalto con i metaldetector a caccia di tesori in spiaggia

Tornano sull’isola di Grado gli appassionati cercatori di monete, monili o altri oggetti perduti nella sabbia o in mare e che riaffiorano dopo il maltempo

GRADO

Tra una mareggiata e l’altra non ci sono solamente gli appassionati della raccolta di conchiglie che si avvicinano al bagnasciuga e all’arenile nella speranza di trovarne qualcuna che manca alla propria collezione, ma anche quelli che cercano qualcosa di più sostanzioso. Quelli che vanno a caccia di “tesori”.

Si tratta degli appassionati della ricerca effettuata col metaldetector che non appena annusano la possibilità che ci sia qualcosa da rinvenire arrivano lungo le spiagge. La furia del mare, si sa, porta a terra tonnellate di alghe e il più svariato materiale. Ecco allora la ricerca nella speranza che qualche piccola cosina metallica si possa trovare. Ma non si tratta solamente di ciò che porta il mare chissà da dove, ma anche di quanto i bagnanti hanno perso nel corso della stagione.

Infatti a seguito delle mareggiate gli arenili subiscono un tale rimescolamento della sabbia che può benissimo capitare che ciò che gli appassionati di questo tipo di ricerca non avevano trovato a fine stagione, ora sia venuto maggiormente verso la superficie consentendo alle strumentazione di individuarlo. Tra l’altro la ricerca viene fatta anche sopra i cumuli di alghe che al proprio interno potrebbero benissimo nascondere qualcosa.

Anche in questi giorni, dunque, il fenomeno si è ripetuto. Nelle foto dell’artista multimediale Lorenzo Boemo alcuni di questi appassionati alla ricerca del tesoro scesi in spiaggia a Grado in queste giornate. La ricerca è se vogliamo abbastanza semplice: dopo che il metaldetector ha segnalato la presenza di un oggetto metallico, anche con l’utilizzo di un ulteriore strumento, il ricercatore scava una piccola buca fino a mettere in luce l’oggetto. Normalmente lungo gli arenili si trovano monete ma talvolta se si è fortunati anche anelli, collanine e braccialetti, anche se questi molto raramente.

Ci sono poi altri pezzi di metallo che i ricercatori, come qualche tempo fa aveva precisato uno dei ricercatori giunto da Cormons, che gli stessi portano invece allo smaltimento così contribuendo anche a pulire la spiaggia.

C’è da rilevare inoltre che di solito i monili e anche i portafogli ritrovati vengono consegnati alle autorità per consentire eventualmente la restituzione ai legittimi proprietari. Difficilmente anzi raramente, però, ciò accade con la conseguenza che trascorso il periodo previsto dalla legge, questi preziosi vengono riconsegnati all’appassionato ricercatore che li aveva trovato e che ne diventa il legittimo proprietario. Quello della ricerca col metaldetector chi lo fa dice che si tratta semplicemente di un hobby come un altro solo che a differenza di tanti altri, questo può anche rendere qualche cosina.

Ieri intanto, e anche oggi, il mare è tornato e tornerà a farsi minaccioso ma non come nei giorni scorsi, depositando sugli arenili quasi certamente altro materiale. Non appena il tempo si sarà rimesso, la scena di questi giorni si ripeterà sicuramente con questi appassionati che preferiscono per la quasi totalità rimanere sempre nell’anonimato che torneranno a frequentare gli arenili gradesi. —



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