Assalto al treno dei tifosi del Venezia, processati gli otto ultrà dell'Udinese: sette rimessi in libertà, uno ai domiciliari
Sono stati processati per direttissima, nella giornata di lunedì 3 febbraio, gli otto ultrà di Udinese e Salisburgo coinvolti negli scontri avvenuti nella serata di sabato 1 febbraio con i tifosi del Venezia, alla stazione ferroviaria di Basiliano. Si tratta di sei cittadini austriaci, nelle ultime ore detenuti nelle celle di sicurezza della questura di Udine, e di due italiani di origine albanese e senegalese (sottoposti nelle ultime ore agli arresti domiciliari).Tutti erano già stati gravati di un Daspo della durata di 5 anni. Il giudice del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, ha convalidato l’arresto e stabilito gli arresti domiciliari per i due ultrà italiani, la conferma della misura cautelare in carcere per gli austriaci. La difesa degli otto ultrà è stata affidata agli avvocati Giovanni Adami e Francesco Sorrentino, che hanno avanzato una proposta di patteggiamento per sette imputati (tranne l’italo senegalese), concordata con il pm Andrea Gondolo. Il giudice è quindi rientrato in camera di consiglio per valutare i termini della richiesta e alla fine ha stabilito pene comprese tra 1 anno e 8 mesi e 2 anni di reclusione (con sospensione condizionale della pena), disponendo l’immediata scarcerazione per i sette imputati. (servizio di Alessandro Cesare)
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