Assalto al pieno “quasi gratis” per sbaglio

Distributore eroga per un guasto informatico 3mila litri di benzina e gasolio con un euro di sconto. Caccia agli “approfittatori”
Di Pierpaolo Pitich
Lasorte Trieste 13/10/15 - Distributore Eni Università, Immagini Video Sorveglianza, Taniche
Lasorte Trieste 13/10/15 - Distributore Eni Università, Immagini Video Sorveglianza, Taniche

Più di qualcuno non avrà creduto ai propri occhi. Fare il pieno di benzina o di gasolio spendendo meno di un terzo del solito. Una promozione speciale? Un crollo improvviso del costo del petrolio? Nulla di tutto questo. Semplicemente un guasto al computer che eroga il carburante. È accaduto nella notte tra lunedì e martedì all’impianto Eni di via Valerio 1 di fronte all’Università.

Tutto inizia poco dopo le 19 quando il distributore, come d’abitudine, chiude il servizio giornaliero, che comprende anche il lavaggio auto ed una caffetteria. A quel punto scatta l’erogazione notturna che conta su 3 delle 6 corsie normalmente in funzione all’impianto. Ma, a causa di un problema alla centralina, il prezzo del servizio va in tilt e l’impianto inizia ad erogare il carburante con uno “sconto” imprevisto di un euro al litro. Per l’esattezza la benzina viene erogata per errore a soli 44 centesimi al litro (e non al prezzo di vendita di 1,442). Stessa cosa per il gasolio che “scende” a soli 37 centesimi al litro, anziché al prezzo stabilito dalla compagnia di 1,378.

I primi ad approfittare della situazione sono due ragazzi in scooter. Con una banconota da 5 euro fanno il pieno al motorino, il cui serbatoio inizia pure a traboccare. Impossibile non accorgersi che c’è qualcosa che non va. Ma nessuno batte ciglio, anche se i titolari sono ancora sul posto per le operazioni di chiusura della cassa. I ragazzi inforcano lo scooter ben rifornito e se ne vanno.

L’incredibile accade qualche ora più tardi. Verso le 22 iniziano ad arrivare le prime macchine con i rispettivi proprietari che ben presto si rendono conto di cosa sta succedendo. Non si fanno sfuggire l’occasione e danno il via a una vera e propria corsa al rifornimento. In un attimo scatta il passaparola. E le auto iniziano letteralmente a prendere d’assalto il distributore. Le immagini delle 14 telecamere di sorveglianza immortalano le file alle pompe. C’è addirittura qualcuno che non si accontenta e tira fuori dal bagagliaio le taniche per le scorte di riserva. Neanche ai tempi della febbre dell’oro.

Fino alle 3 del mattino c’è un via vai ininterrotto di vetture al distributore. Sono per lo più giovanissimi. Alla fine saranno 120 le erogazioni per un totale di quasi 3mila litri (1773 di benzina, 815 di gasolio e 317 di blu diesel). I calcoli sono presto fatti perché la perdita economica è esattamente pari a 2.905 euro (un euro al litro). Solo al mattino dopo il titolare si rende conto di quello che è accaduto notando l’allarme che segnala la mancanza di carburante. Un danno non da poco se si pensa che in una intera giornata di lavoro il distributore eroga in media proprio 3mila litri. «Al di là della perdita economica quello che più mi rattrista è la mancanza di senso civico delle persone - ammette sconsolato Roberto Zol, da 27 anni alla guida della struttura -. La crisi non basta a giustificare tutto questo. La maggior parte sono giovani e dunque rappresentano il nostro futuro. Ma se questo è il futuro c’è di che essere preoccupati». Il titolare ha denunciato quella che tecnicamente è un’“appropriazione indebita” di carburante ai Carabinieri che stanno visionando i filmati delle telecamere che hanno registrato tutto. Non dovrebbe essere difficile risalire alle targhe delle auto e ai rispettivi proprietari. Due di loro si sono fatti avanti spontaneamente per risarcire l’impianto del danno subito. La speranza del titolare è che qualcun’altro, spinto dalla propria coscienza, ritorni sui propri passi.

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