Assalto al locale, barista ferito da 2 fratelli
L’aggressione al barista, le sedie che volano, bicchieri e piatti in mille pezzi. Non è la scena da saloon di un Far West di fine Ottocento, ma quanto accaduto nel primo mattino di ieri, nel bar “Osterie del Borgo” di via Forti, nel rione di Borgo San Sergio. Qui, poco prima delle sette, due giovani hanno aggredito dapprima verbalmente il compagno della titolare del bar, per poi passare all’azione, con il lancio verso il malcapitato di sedie e altre cose presenti all’interno del locale. Il diverbio sarebbe scoppiato per futili motivi all’esterno, qualche minuto prima, anche se in base alle ricostruzioni e alle testimonianze delle stesse vittime potrebbe essere stata una specie di spedizione punitiva: “Coniglio, pagliaccio, stupido”, gli epiteti lanciati nei confronti del 56enne (D.A. le sue iniziali). Grida e improperi che il diretto interessato ha volutamente deciso di non assecondare, nel vano tentativo di evitare guai peggiori. I due aggressori, visibilmente alterati dall’alcol, come hanno testimoniato i presenti al momento dell’assalto, hanno seguito la vittima all’interno del locale e nel giro di pochi secondi sono passati letteralmente dalle parole ai fatti. Così sono andati in frantumi piatti, bicchieri, tazzine e anche una macchina per il videopoker. La furia vendicativa, però, non si è fermata agli oggetti, ma ha finito con il coinvolgere il 56enne. «Sono venuti dietro al bancone, hanno iniziato a rompere diversi bicchieri lanciandoli», questo il racconto dell’aggredito, poi soccorso e portato all’ospedale di Cattinara per le cure del caso: «Ho tentato di schivarmi ma non c’è stato nulla da fare, finché mi hanno colpito con una sedia sulla schiena».
Nel frattempo, all’esterno del bar, a controllare la regolarità dell’accesso alla scuola media, è presente una pattuglia della Polizia locale. Gli agenti notano quasi subito che qualcosa non va e si dirigono nel locale, provando a fermare i due violenti, due fratelli di 33 e 38 anni (D.S. e S.S. le loro iniziali), due facce note agli abitanti del rione. I quali oppongono resistenza, tanto da costringere gli stessi agenti della Municipale a richiedere l’intervento di due volanti della Polizia di Stato. Alla fine riescono a portarli nella caserma San Sebastiano di via Revoltella.
Gli atteggiamenti provocatori e violenti dei due sono proseguiti anche lì, fino a quando gli agenti della Polizia locale li hanno denunciati e arrestati in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale, dandone immediata comunicazione al sostituto procuratore di turno, il quale ha poi disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari. Il motivo scatenante dell’assalto – tanto da ricondurla come detto a una sorta di raid punitivo – sarebbe riconducibile a dei precedenti debiti non saldati dagli stessi aggressori. «Ai due avevamo fatto capire che non erano più graditi – spiega la compagna dell’aggredito e titolare dell’esercizio pubblico – tanto che ormai da tempo non si facevano più vedere». Fino all’aggressione di ieri.—
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