Assalta la casa della ex, finisce in carcere

Pazzo di gelosia tenta per due volte di sfondare la porta a Prosecco. La vittima chiama i carabinieri che lo arrestano
Una pattuglia dei Carabinieri in una foto di archivio
Una pattuglia dei Carabinieri in una foto di archivio

Pazzo di gelosia “assalta” la casa della donna che lo aveva lasciato. Non una volta, ma due. Alla seconda, però, la vittima dell’ennesimo caso di stalking chiama i carabinieri. Risultato: Edoardo Governale, 45 anni, finisce in arresto.

L’episodio, che presenta diversi punti da chiarire, si è verificato l’altra sera a Prosecco. Governale, che in passato ha già avuto altri guai con la giustizia, è finito in carcere su disposizione del pm Cristina Bacer. Sarà interrogato domani alla presenza del difensore Paolo Codiglia. Pesanti le accuse: violenza privata, maltrattamenti e violazione di domicilio oltre che danneggiamenti, perché nel suo tentativo di “incursione” ha letteralmente distrutto la porta di casa.

Il primo assalto, secondo la ricostruzione dei militari, è avvenuto nel pomeriggio. Governale ha cercato di incontrare la sua ex. Ma la donna lo ha lasciato fuori dalla porta. Lui non si è arreso. Ha superato il cancello della villetta e si è scagliato contro la porta. Sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, c’è stata un’accesa discussione, al termine della quale Governale è uscito dal giardino e ha fatto finta di andarsene via. Dopo una decina di minuti, però, è ricomparso. E questa volta non si è trattenuto. A calci e spallate ha tentato di abbattere la porta della casa. La donna, terrorizzata, ha chiamato i carabinieri. E i militari, intervenuti immeditamente, hanno bloccato l’uomo e lo hanno ammanettato.

Governale, dopo una sosta in caserma, è stato accompagnato su ordine del pm Bacer in carcere. Nel frattempo la donna ha sporto denuncia. Il quarantacinquenne era stato arrestato già qualche anno fa perché aveva picchiato sia i sanitari del 118 che cercavano di soccorrerlo dopo che era stato colto da malore sia i poliziotti intervenuti in loro aiuto. Il fatto era avvenuto davanti al Bar Flavia in piazzale Cagni.

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