Assalito dall’ubriaco che voleva aiutare
Un ragazzo di vent’anni, che l’altra sera assieme a un gruppo di amici stava festeggiando nei pressi della fontana di Barcola la fine della scuola, è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cattinara a causa delle ferite subite in seguito a un’aggressione da parte di un ubriaco. Si tratta di un cittadino croato nato nel 1968, si chiama Zdravko Brajdic. È stato arrestato dagli agenti della Squadra volante su disposizione del pm Massimo De Bortoli.
Secondo la ricostruzione della polizia Brajdic, che era ubriaco, dopo essere caduto per conto suo, se l’è presa con chi aveva avuto l’unica colpa di andarlo ad aiutare. Con una bottiglia spezzata l’ha affrontato ferendolo all’addome, al fianco e infine al braccio. Fortunatamente i soccorsi sono stati veloci, perché il giovane stava rischiando di morire dissanguato. Gli è stato subito applicato il “tourniquet”, un particolare laccio emostatico che era stato utilizzato per la prima volta dai soldati americani impegnati nella guerra del Golfo. Doveva essere come detto una serata di festa in occasione dell’ultimo giorno di scuola. Un gruppo di giovani era andato a Barcola dopo aver mangiato una pizza.
Quello che poi è stato identificato per Zdravko Brajdic, secondo le numerose testimonianze dei presenti, aveva iniziato a importunare il gruppetto. Battute e, pare, apprezzamenti verso qualche ragazza. Dopo numerosi inviti, i ragazzi erano riusciti ad allontanarlo. Quando lui si è spostato, considerato il suo equilibrio precario, è caduto a terra mandando in frantumi il collo di una bottiglia di limoncello che aveva con sé. È stato a questo punto che un giovane del gruppo lo ha avvicinato e gli ha teso una mano per aiutarlo a rialzarsi.
Ma la reazione, secondo la ricostruzione della polizia, è stata inattesa. Zdravko Brajdic è scattato in avanti e brandendo il collo della bottiglia ha aggredito proprio il ragazzo che lo stava soccorrendo. Lo ha colpito, appunto, all’addome e a un fianco. L’altro per proteggersi ha alzato un braccio. Ma i colpi lo hanno raggiunto causandogli una profonda ferita. Nel parapiglia è stato colpito anche un altro ragazzo che faceva parte dello stesso gruppo di studenti. Subito è scattato l’allarme.
Sul posto è giunta un’ambulanza del 118. I sanitari si sono immediatamente resi conto delle gravi condizioni del ferito, che era riverso a terra e stava perdendo molto sangue, privo di sensi. Come detto, per fermare l’emorragia è stato applicato il particolare laccio emostatico che in breve ha bloccato la fuoriuscita del sangue. Nel frattempo sono arrivati gli agenti della Squadra volante che hanno arrestato il croato. Dagli accertamenti è anche emerso l’esistenza a suo carico di un ordine di carcerazione per cumulo di pene: deve scontare sei mesi e 28 giorni per reati commessi in passato in città.
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