Ass, spuntano i ritocchi ai compensi dei controllori
Dal bilancio del 2013 dell’Azienda sanitaria isontina escono altri soldi ma non per scopi direttamente attinenti alla salute. Si tratta, come da delibera del direttore generale pubblicata ieri sull’albo pretorio, dell’integrazione annua prevista per il collegio dei sindaci per il 2011. A determinare tale esborso è il fatto che la giunta regionale, il 12 luglio, ha deliberato il riconoscimento al direttore generale dell’Ass isontina un’integrazione del trattamento economico per l’anno 2011 che corrisponde a 24.838,35 euro. Sicché, per una vecchia norma del 1992, ai componenti del collegio dei sindaci spetta un’integrazione “agli oneri già previsti” in percentuale al ritocco del trattamento economico del direttore. A Cristina Dal Pont, presidente del collegio sindacale la somma di 2.980,60 euro pari al 10% dell’integrazione del trattamento economico spettante al direttore generale per l’anno 2011 - maggiorato del 20% - cui vanno aggiunti gli oneri previsti; ai componenti il collegio sindacale Oscar Grassi, Francesca Linda, Gianfranco Lugnani e Alfredo Pascolin la somma di 2.483,83 euro pari al 10% dell’integrazione del trattamento economico spettante al direttore generale per l’anno 2011, cui vanno aggiunti gli oneri previsti. In totale 12.915,92 euro. Poca cosa, si dirà. Ma è presumibile pensare che analoghi ritocchi saranno apportati anche per i componenti del collegio dei sindaci del 2012 e 2013, sempre che la giunta regionale non provveda ad altre integrazioni del trattamento economico del direttore generale.
Resta la curiosità di sapere a quanto ammonta il compenso del direttore generale dell’Ass isontina. Ci viene in soccorso l’archivio elettronico del Messaggero Veneto, articolo dello scorso 8 agosto. Leggiamo: «Nel 2012 il direttore generale Marco Bertoli ha ricevuto un compenso lordo onnicomprensivo di poco meno di 109mila euro e il direttore amministrativo Ilaria Venturini di 104.500. Grazie ai sacrifici di Fulvio Calucci come facente funzione, l’Azienda ha anche risparmiato lo stipendio del direttore sanitario. La busta paga mensile del direttore generale è stata dunque pari a 5.500 euro. Peraltro - aggiunge Scarano (responsabile comunicazione Ass isontina) confrontando questi emolumenti con quelli dei dirigenti, si nota che 33 dipendenti, dirigenti di strutture operative e complesse, guadagnano più del direttore generale. Una situazione dovuta in larga misura proprio al taglio degli stipendi dei manager. Nel 2011 l’allora direttore generale Cortiula ha percepito 130.700 euro, ma si tratta di oscillazioni dovute a fattori contrattuali contingenti - precisa ancora Scarano -. I manager di cui stiamo parlando, in cambio di una cifra oscillante tra i 105mila e i 130mila euro all’anno amministrano un bilancio di 280 milioni, governano un’organizzazione articolata in centinaia di strutture nel territorio che produce migliaia di prestazioni al giorno, hanno alle loro dipendenze più di duemila persone e sono stati positivamente valutati nella loro azione sia dalle istituzioni sia dalle associazioni di volontariato e di tutela dei diritti dei cittadini. Difficile dimostrare che siamo di fronte ad un caso di spreco di danaro pubblico. Meno che mai è calzante l’immagine della casta». Si legge ancora: «La notizia degli oltre 24 mila euro elargiti ai manager della sanità del Fvg come premio produzione lascia basiti. È inaccettabile che la casta dei dirigenti, appoggiata da quella dei politici, si goda queste prebende. Sarebbe un bel segnale se uno dei fortunati rinunciasse al premio, consapevole di aver fatto solo il proprio dovere». Parole di Andrea Bellavite del Forum per Gorizia. Parole che sottoscriviamo.
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