Aspiranti “gattare” ai corsi di formazione

TRIESTE. Associazioni che si occupano di animali ma anche semplici “gattare”. Anche per occuparsi di cagnolini e mici occorre conoscere e aggiornarsi e la Regione arriva in soccorso di quegli enti che organizzano iniziative di “formazione e aggiornamento dei volontari delle associazioni e degli enti iscritti nell’elenco delle associazioni ed enti per la tutela degli animali”. La legge sugli animali d'affezione è stata approvata dal Consiglio regionale nell'ottobre del 2012 e tra le norme contenute c'è anche il comma 5 dell'articolo 19 che regola il sostegno alla formazione di chi si occupa degli amici a quattro zampe, pennuti o anche esotici. Già, perchè i corsi che possono essere finanziati (il contributo non può superare i duemila euro o il 90% della spesa ammissibile) possono riguardare una miriade di argomenti, purchè si stia tra i banchi almeno otto ore e i corsi non durino più di un anno.
Il ruolo dei volontari, la conoscenza delle normative regionali e nazionali in materia di animali, la competenza per la cattura o l'assistenza a cani e gatti, la gestione delle strutture di ricovero sono alcuni dei temi principali che si potranno affrontare nelle lezioni. Ma non solo: si potrà approfondire il tema delle adozioni e l'inserimento in famiglia o, nel caso di colonie feline (o, più comunemente, “gatti di strada”) occorrerà saperne di più sugli aspetti sanitari e il controllo numerico ma anche su come possono agire le cosiddette “gattare”. Per occuparsi di animali è utile avere anche qualche nozione sulle malattie infettive e parassitarie che possono soffrire, nonché sulla corretta alimentazione e, per canili e gattili, anche qualche conoscenza relative alle pratiche veterinarie nonché di etologia, comportamento animale e interazione con l'uomo.
Ma non ci sono soltanto cani e gatti da accudire e allora i corsi potranno riguardare anche la gestione dei cosiddetti “animali da compagnia non convenzionali” quali conigli, furetti, criceti e roditori vari, uccelli, rettili e anfibi, e lo stesso vale anche per gli animali esotici (gli iguana, per esempio) per i quali è utile conoscere le norme di riferimento. Con il contributo si potranno pagare i compensi ai docenti ma anche i “canoni di locazione relative al noleggio per la sede del corso”, le “spese per il noleggio di beni strumentali per la durata del corso di formazione, le spese di pulizia della sede delle lezioni, le spese postali, bancarie e di cancelleria riferibili al corso, il costo del personale impiegato nell’amministrazione e nella segreteria del soggetto beneficiario riferibili al corso di formazione. Nel corso del 2013 erano già stati approvati il regolamento con i requisiti delle associazioni e degli enti e le modalità per l’iscrizione all’apposito elenco e quelli relativi ai contributi per gli interventi di sterilizzazione di animali non identificati e delle colonie feline. (r.u.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo