Asilo nido, giardini e park sotterranei nella piazza di Roiano attesa da 40 anni

Svelata dopo tanti “stop and go” la versione finale del progetto. Questa sera la presentazione al rione con un evento pubblico  
Il rendering dell'area
Il rendering dell'area

TRIESTE Dopo più di 40 anni di attesa, finalmente il rione di Roiano conoscerà la nuova destinazione d’uso dell’area che, fino a poco tempo fa, ospitava la caserma della Polizia stradale. Presentato ieri nel corso di una conferenza stampa, il rendering della nuova piazza verrà svelato agli abitanti del rione nel corso di un’assemblea pubblica questa sera a partire dalle 20.30 in piazza tra i Rivi, alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza assieme agli assessori competenti Lorenzo Giorgi ed Elisa Lodi, ai tecnici e ai progettisti.

«Si tratta di un evento storico per il quartiere - ha sottolineato l’assessore Giorgi nel corso della presentazione alla stampa -, che attende questo traguardo da tempi lunghissimi. Basta pensare che della nuova destinazione d’uso di quell’area si parla dal 1976».

Tanti incidenti di percorso che hanno rallentato l’operazione, e costretto il Comune a limitarsi negli ultimi anni ad abbattere l’edificio che sorgeva nell’area. L’ultimo in ordine di tempo è stato uno stop imposto dal demanio a causa della roggia dei Moreri che scorre nel sottosuolo. Ora però, secondo gli esponenti della giunta Dipiazza, la strada dovrebbe essere in discesa. «Da questo progetto finale non si torna indietro», ha affermato Giorgi, ribadendo l’importanza per il rione di avere una nuova area con svariate destinazioni d’uso. Non si tratterà solamente di creare un parcheggio sotterraneo, soluzione pensata per risolvere un problema atavico del quartiere, ma anche della realizzazione di un’area verde e di uno spazio giochi per bambini. La prima fase dei lavori, però, riguarderà il perimetro dell’ex caserma, con l’abbattimento dei muri della stessa. All'interno dell'area, di circa 8000 metri quadrati, sorgerà anche un nuovo asilo nido, risultato della domanda fatta da oltre cinquemila firme raccolte nei mesi scorsi dai residenti.

Lunghi comunque i tempi per la realizzazione dell’intera opera i cui lavori, come ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Elisa Lodi, dovrebbero partire intorno alla prossima primavera, verosimilmente fra marzo e aprile, al termine cioè della procedura di affidamento dei lavori tramite bando di gara. «Negli ultimi mesi non abbiamo perso tempo - ha sottolineato Lodi - lavorando per dare assieme ai tecnici un progetto definitivo e dignitoso agli abitanti di Roiano. Un progetto che ci è stato consegnato solamente una settimana fa. E questo perché la versione preliminare precedente - ha spiegato sempre la Lodi- non soddisfaceva le esigenze degli abitanti di Roiano e dell’attuale amministrazione; da qui la necessità di apportare alcune modifiche che vedono tra l’altro un aumento dei posti macchina disponibili, che supereranno i cento stalli, e ancora più verde, mentre rimane invariata la realizzazione del nuovo asilo nido».

È ancora prematuro, invece, parlare di tempi per il completamento dell’intera opera i cui lavori, come detto, dovrebbero iniziare attorno a marzo prossimo. La speranza dei due assessori è di vederla completata entro il termine dell’attuale consiliatura.

Con l’obiettivo di voler condividere assieme agli abitanti del rione un intervento importante, il cui investimento supera i 6 milioni di euro, questo rinnovato progetto sarà presentato questa sera in un incontro pubblico nella piazza antistante la chiesa rionale. Un evento che sarà visibile anche in diretta streaming dalla pagina web del Comune di Trieste e che verrà sottoposto al parere della Circoscrizione nella seduta di giovedì prossimo. Nel corso del dibattito pubblico, ma anche nel parlamentino rionale, verrà probabilmente discusso anche il nome a cui intitolare la nuova piazza di Roiano. Un argomento non ancora affrontato in sede comunale. «È presto per poterne parlare – ha ricordato Giorgi -, ci sono più personaggi legati al rione a cui dedicare la nuova area». —


 

Argomenti:opere pubbliche

Riproduzione riservata © Il Piccolo