Asili comunali di Trieste, personale verso la protesta

La Cisl pronta a dichiarare lo stato di agitazione: «Carenza di organici, difficoltà organizzative, non c’è dialogo col Municipio»
Bambini all'asilo
Bambini all'asilo

TRIESTE «Cisl segue da vent’anni con particolare attenzione il settore educativo comunale. Mai come adesso abbiamo riscontrato carenze e difficoltà organizzative, mai come ora abbiamo notato indifferenza nelle relazioni sindacali da parte dell’amministrazione, che non dà più riscontro alle nostre richieste d’incontro e ci nega l’uso di stanze, abitualmente concesse per le assemblee con i lavoratori». «Insieme ai lavoratori abbiamo concordato di proclamare uno stato di agitazione sindacale che di qui a breve, se non verrà conciliato, potrebbe ripercuotersi sulle prestazioni offerte nelle scuole e nei nidi d’infanzia, mettendo a nudo le difficoltà del servizio».

Caccia al posto in asilo: a Trieste uno su 3 in lista d’attesa
Bonaventura Monfalcone-10.09.2014 Primo giorno-Asilo-Vermegliano-foto di Katia Bonaventura


Walter Giani, responsabile dei comunali cislini, firma così una vera e propria dichiarazione di guerra all’indirizzo dell’esecutivo Dipiazza. Ha già fatto quattro assemblee con gli educatori, domani condurrà l’ultima con gli ausiliari. Poi la proclamazione ufficiale e la rituale procedura di raffreddamento in Prefettura.

Ma Giani non sembra affatto incline a raffreddare l’atmosfera, anzi: la Cisl concentrerà lo stato di agitazione nel vasto arcipelago del servizio scuola-educazione, dove operano 800 dipendenti (un terzo dei comunali) e che interessa - tra nidi e materne - 3500 piccoli utenti con le rispettive famiglie.

La strategia d’attacco cislina muoverà in due fasi, distinte ma convergenti. La prima aggredirà quelle che, a giudizio della sigla, sono le carenze dell’organizzazione e degli organici: «Il personale non regge più i ritmi di lavoro. E nel prossimo triennio - dice Giani - non è previsto neanche un concorso per i livelli A e B negli asili». La seconda ondata insisterà sul tema delle stabilizzazioni dei precari, una cinquantina dei quali - ritiene l’esponente cislino - ha maturato i requisiti contemplati dalla legge Madia per l’assunzione.

Michele Lobianco, assessore forzista al Personale, non pare troppo afflitto dalla “solitaria” di Giani. «Mi aspettavo un’acclamazione, non un’agitazione - abbozza - a inizio mandato abbiamo assunto negli asili 33 precari e abbiamo organizzato corsi-concorsi che hanno permesso 110 progressioni verticali ai livelli A. Quindi, sia chiaro: l’amministrazione ha fatto abbondantemente il suo». «Oggi il Comune ha altre priorità - riprende Lobianco - che privilegiano il rafforzamento della struttura direttiva dell’ente: spero che in maggio saremo in grado di lanciare altri 5 concorsi, che riguarderanno conservatori museali e profili tecnici». Il witz di chiusura allude alle prossime votazioni per la rappresentanza sindacale del Comune: «D’altronde ognuno ha le sue campagne elettorali».

Sospetto, quello della strumentalizzazione a fini elettorali, che convince anche la collega Angela Brandi, titolare della delega scuola-educazione. «Con tutto il rispetto per l’attività sindacale - ironizza la Brandi - non vorrei che il recente fiorire assembleare sia legato all’imminente appuntamento elettorale. Nel solo mese di febbraio sono state convocate 6 assemblee in 6 giorni diversi». «Ognuno si assumerà le proprie responsabilità - il commento finale - davanti ai disagi organizzativi ed economici delle famiglie».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo