Asfalto ceduto in via Revoltella a Trieste: avviati gli approfondimenti
La voragine diventa intanto tema di scontro politico.

Si concluderanno oggi gli approfondimenti dei tecnici di AcegasApsAmga tesi a stabilire con esattezza le condizioni in cui si trova il sottosuolo di via Revoltella. Di certo a causare l’erosione che ha portato al cedimento dell’asfalto all’altezza della rotonda con via San Pasquale e via Forlanini è stata una perdita dalla condotta fognaria. Le sollecitazioni stradali unite all’aumento della pressione dovuta alle abbondanti precipitazioni hanno contribuito a peggiorare la situazione fino ad arrivare all’apertura della buca nel terreno.
Per ripristinare la situazione, Acegas Aps Amga lunedì aveva ipotizzato un periodo di sette giorni lavorativi.
La voragine di via Revoltella diventa intanto tema di scontro politico. L’attacco alla Giunta Dipiazza arriva da Giovanni Barbo, capogruppo Pd in Consiglio comunale. «Attendiamo di sapere con precisione le cause del cedimento del manto stradale e chiediamo alla giunta di mettere in atto gli strumenti di ricognizione perché purtroppo non è il primo caso del genere in città», punge il consigliere dem che poi affonda: «Anziché parlare delle condizioni di altre città come spesso ama fare, il sindaco incalzi i suoi assessori perché pongano rimedio alle tante cose che non vanno nella città che amministra».
La replica a stretto giro è affidata all’assessore con delega alle Politiche del territorio Michele Babuder che rimanda le critiche al mittente. «Le critiche arrivano da chi appena due settimane fa si lamentava per la chiusura di Galleria Sandrinelli. Se i lavori si fanno, è proprio per evitare che succedano cose come queste», - nota l’esponente dell’esecutivo municipale.
Babuder ricorda quindi che la pianificazione è uno strumento di prevenzione. «L’amministrazione comunale sta investendo sull’ammodernamento della rete. Il caso di via Revoltella dimostra quanto la città abbia bisogno di manutenzione anche ordinaria, non solo straordinaria come, ad esempio, in piazza Sansovino».
Babuder parla di «un patrimonio da rinnovare»: «Abbiamo condiviso il piano di ammodernamento della rete con la multiutility. In via Romagna nessuno voleva mettere mano, ma la strada aveva bisogno di un intervento complessivo, servono interventi strutturali. È ovvio che per mettere a posto la città si creano dei disagi e la sfida è proprio questa: creare meno disagi possibili ammodernando la rete. Se non lo si fa, succedono cose come quelle di via Revoltella. Serve coraggio».—
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