Asciugamani stesi a un metro e tintarella “a tempo”: ecco come sarà l'estate al sole a Trieste
Il Comune incassa il via libera all’avvicinamento dei teli mare. Il limite di 1,5 metri varrà solo per lettini e sdraio. Pedocin a numero chiuso (300 donne e 150 uomini) e turni da 5,5 ore. Alle 13 bagnanti tutti fuori: è prevista la sanificazione

L'abituale affollamento del Pedocin: quest'anno cambierà tutto
Le nuove regole per le spiagge di Trieste: distanze e ingressi limitati
TRIESTE Trieste vince la “guerra degli asciugamani”. Il Comune ha ottenuto dalla Regione l’ok alla possibilità di prevedere tra un telo mare e l’altro la distanza di un metro, anzichè di un metro e mezzo come ipotizzato in primo momento. Una piccola, grande vittoria per il Municipio, soddisfatto di poter accogliere quindi più bagnanti a Barcola e ai Topolini. Un ulteriore motivo di disappunto, invece, per i gestori di stabilimenti privati, convinti di essere vittime di concorrenza sleale da parte delle spiagge pubbliche, a loro dire sottoposte a meno regole.
«Abbiamo voluto presentare questa indicazione alla Regione che l’ha appunto recepita e ora la inserirà nella sua ordinanza - spiega l’assessore comunale Lorenzo Giorgi -. A Trieste gli asciugamani si potranno sistemare a distanza di un metro perché è passata la nostra linea che li considera indumenti personali e non attrezzature. Un passo avanti importante se pensiamo al lungomare di Barcola e ai Topolini, dove le persone che si stendono al sole sono tante e anche mezzo metro in più risulta fondamentale. Ci stiamo lavorando da giorni, perché sappiamo quanto il tema sia sentito dai cittadini. Ci siamo impegnati al massimo - sottolinea - perché volevamo partire presto con tutte le disposizioni in regola in vista dell’estate. Abbiamo già ordinato 100 cartelli che avvertiranno della distanza tra i teli da mare. Cartelli, peraltro, pure simpatici».
Se per gli asciugamani vale la regola del metro, per lettini e sdraio invece resta l’obbligo del metro e mezzo e distanza. Un’indicazione da rispettare anche negli stabilimenti balneari privati, dove va osservata però anche un’altra norma ancora: quella che impone di distanziare almeno di 3,5 metri gli ombrelloni. «Se però i privati scelgono di far stendere i propri clienti sugli asciugamani - sottolinea Giorgi -, possono adottare la distanza del metro esattamente come nelle spiagge libere in tutto il territorio comunale di Trieste». Difficile però pensare che questa possibilità salvi la stagione agli stabilimenti: la loro attività, infatti, si basa proprio sul noleggio delle attrezzature e la novità del telo da mare a terra cambia poco.
Trasformazioni ancora più radicali in vista per gli habituè del Pedocin. Lo storico bagno comunale riaprirà il 1° giugno con ingressi contingentati, due turni di 5 ore e mezza ciascuno, tetto massimo di presenze, sanificazioni a metà giornata e, dettaglio forse più “sconvolgente” per tanti irriducibili, il divieto tassativo di lasciare brandine, giochi o borse la sera, per ritrovarli la mattina successiva. I biglietti, poi, saranno erogati solo dalle nuove casse automatiche.
«Implementeremo le sedie di plastica in dotazione allo stabilimento, che si possono facilmente sanificare, ma non potremmo transigere su quelle personali e per questo, fin d’ora, chiediamo la collaborazione di tutti i bagnanti». E le eventuali brandine e sdraio dimenticate o lasciate in spiaggia confidando magari in un atto di clemenza? Nessuno sconto: verranno tutte rimosse.
«Sul fronte delle presenze poi - prosegue Giorgi - abbiamo calcolato un numero limite di persone a turno: 300 donne, e 150 uomini. I turni indicativamente saranno quello del mattino, dalle 7.30 alle 13, e quello del pomeriggio, dalle 14 alle 19.30. L’ora centrale di pausa servirà per la sanificazione. Nessun aumento delle tariffe (un euro a ingresso, ndr) - precisa -, mentre stiamo pensando a come organizzare gli abbonamenti e su questo fronte comunicheremo nei prossimi giorni le decisioni prese».
Un’altra novità riguarda poi i biglietti, che si potranno acquistare solo alle casse automatiche, introdotte da quest’anno, che consentiranno anche di velocizzare la procedura. Basterà arrivare con un euro a portata di mano, e con pochi “clic”, si otterrà il ticket di ingresso. «La prima settimana sarà di prova - precisa Giorgi -, vedremo come andranno le cose. Un addetto conterà chi entra e monitorerà la situazione. Anche perché può esserci un ricambio durante lo stesso turno. Se un bagnate esce, un altro ovviamente potrà entrare, anche prima dell’inizio del turno successivo, sempre rispettando il tetto massimo fissato». Sarà necessario verificare che non si formino assembramenti all’esterno, e che tutti rispettino le nuove disposizioni introdotte.

L'abituale affollamento del Pedocin: quest'anno cambierà tutto
Tutte novità che il popolo del Pedocin attende con ansia, come dimostrano i tanti commenti sui social. Ai dubbi di frequentatori abituali e semplici curiosi risponderà in maniera puntuale l’ordinanza che il sindaco si appresta a firmare. Sabato, ai Topolini, i rappresentanti del Comune in conferenza stampa illustreranno le novità per Barcola. Lunedì invece si farà il punto sul regolamento completo del bagno Lanterna, in vigore per tutta l’estate 2020. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video