Ascani: «Stipendi più alti ai prof. Il governo? Durerà anche dopo il voto di settembre»
TRIESTE. Edilizia scolastica, investimenti nella fascia zero/sei anni e sul personale. La scuola del futuro è stata disegnata da Anna Maria Ascani, viceministro all’Istruzione, ospite questa sera (venerdì 7 agosto) del primo appuntamento di una serie di incontri (visibili su Facebook) organizzati dal Partito democratico al Circolo Culturale Sloveno di Barcola, all’aperto e nel rispetto delle norme Covid.
A introdurre l’incontro la segretaria provinciale Laura Famulari la quale ha voluto ricordare il militante Edvin Svab scomparso di recente. A “interrogare” il viceministro Enrico Grazioli, direttore de Il Piccolo, il quale ha incalzato Ascani per andare oltre al consueto quadro generale. «Lo scostamento di bilancio che stiamo votando, il terzo, sarà a carico delle future generazioni - ha sottolineato il viceministro -. Non si tratta di soldi presi da qualche cassetto ma dal futuro dei ragazzi. Le risorse europee sono fondamentali perché a fondo perduto e con tassi di interesse molto vantaggiosi e dovranno essere investite proprio per i giovani».
In cima alla lista delle priorità c’è l’edilizia scolastica. «Abbiamo 40 mila plessi in Italia, molti dei quali non sono nati come scuole e non sono adatti alla didattica, specie quella del futuro. Una didattica che non sarà nozionistica, ma dovrà dare spirito critico e capacità di mettere a fuoco i percorsi formativi a cui i ragazzi possono accedere. Al centro l’educazione civica e la costruzione della cittadinanza».
Al secondo punto la fascia 0-6 allargando il diritto universale all’istruzione dai 3 anni ai 18. «Bisogna anche pagare di più gli insegnanti - ha aggiunto Ascani - definendo però gli oneri e garantendo la formazione».
Sul fronte politico, il governo «sopravviverà anche dopo le elezioni di settembre» e il referendum sul taglio dei parlamentari che «rientra nell’accordo politico con i 5 stelle». «Come Pd - ha aggiunto Ascani - dobbiamo essere il partito delle proposte, facendo una campagna elettorale concreta e dando una visione di sviluppo ai territori e alle regioni».
No a possibili alleanze future con i 5 stelle pur rivendicando la scelta di andare al governo un anno fa e quanto fatto durante la pandemia. «Altrimenti avremmo fatto la fine degli Usa. Il centrodestra ormai è solo destra e parla esclusivamente di immigrazione. Dobbiamo avere la forza di dettare l’agenda sui temi visto che siamo gli unici ad avere contenuti», ha concluso.
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