Artisti di strada, che successo. Strappo tra “carro” e “raze”

Perfettamente riuscita la kermesse “Ur.Ca” con migliaia di spettatori. Intanto è guerra aperta tra gli organizzatori e il comitato della sagra
Bonaventura Monfalcone-23.09.2018 Buskers Festival-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.09.2018 Buskers Festival-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO Una giornata storica da ricordare quella di domenica scorsa a Staranzano, per il grande successo del Festival internazionale degli Artisti di Strada giunto alla decima edizione e organizzato dalla Compagnia del carro nella tre giorni delle manifestazioni di “Ur.Ca.” (Urban Caos). Un contenitore di spettacoli, magia, street painting e anche food truck. Più di un migliaio le persone che già dal primo pomeriggio, infatti, avevano invaso il centro storico per applaudire gli artisti (una ventina) che si sono esibiti a rotazione in cinque postazioni diverse in piazza Dante, via Savoia, via dell’Infanzia, via De Amicis, via Zambon. Strade che per un giorno sono diventate una grande platea animata da spettacoli. Impossibile, inoltre, trovare un parcheggio per le auto dalla via Marconi, in piazza della Repubblica, in via Martiri e in via Filzi, comprese tutte le arterie laterali. In serata, poi, il pubblico sembrava quasi raddoppiato per lo spettacolo del fuoco in piazza Dante con tutti gli artisti e coordinati dai “mangiafuoco” della famiglia Peres (Roberto, Nello e Thomas) e da un bravissimo “trampoliere” alto più di tre metri.

Un orgoglio per gli organizzatori il bilancio positivo dell’evento, nonostante le diverse manifestazioni in contemporanea nell’Isontino e in regione, ma soprattutto perché la grande festa quest’anno è stata programmata due settimane dopo la Sagra de le raze. Un rinvio quasi forzato che avrebbe potuto rallentare le presenze perché non era stata trovata un’intesa con l’organizzazione della sagra.



«Purtroppo – afferma Nello Peres del direttivo – non c’è stato alcuno sforzo del Comitato per venirci incontro. Non si è trovato un accordo sia per la indisponibilità di alcuni artisti che per il contributo che ci veniva dato dall’organizzazione con il quale non si riusciva a coprire le spese. Peccato». E così per pubblicizzare al massimo l’evento posticipato è stato escogitato il cosiddetto “Guerrilla Marketing”, ossia utilizzare gli strumenti degli altri. Alcuni componenti della Compagnia del carro, infatti, sono stati protagonisti di una pacifica irruzione durante il concerto del cantautore milanese Enrico Ruggeri, alzando le lettere cubitali di “Urca”. Un chiaro messaggio rivolto all’organizzazione della sagra (Comitato No-Profit e Comune), con cui si è consumato uno strappo essendo in disaccordo con le condizioni poste. Nessuno sa, inoltre, se il festival sarà presente alla sagra del prossimo anno o correrà da solo.

I gruppi artistici di domenica sono arrivati dall’Italia e dall’estero, in particolare da Brasile, Spagna, Argentina e Regno Unito mentre gli italiani da Genova, Verona, Milano, Trieste, Bologna, Vicenza, Padova e Gorizia. Questi i gruppi più applauditi: El Bechin di Vicenza, il britannico Ian Deadly, i brasiliani Nacao Nordeste, il “genovese” JouJoux Folies, la Famiglia Mirabella, Mago Gasp di Gorizia, Pala Guitaron, Bloko Intestinhao e Goma Atari Show. Divertimento per i bambini con il “Truccabimbi” della Banda del Quaiat di Romans e per i laboratori artistici con il “3D Painting”. —


 

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